Ricercatori Neuromed protagonisti al IX Congresso internazionale sui recettori metabotropici del glutammato (mGlu), patrocinato dall’Irccs di Pozzilli e organizzato dal prof Ferdinando Nicoletti, responsabile del Laboratorio di Neurofarmacologia del Neuromed e ordinario di Farmacologia dell’Università Sapienza di Roma. Il meeting, che si è chiuso ieri, rappresenta dal 1993 il punto di riferimento mondiale per questo specifico settore delle neuroscienze.
Il contributo del Neuromed, in dettaglio, ha visto una presentazione orale e ben sei “poster” che hanno affrontato lo scrutinio dei trecento ricercatori internazionali presenti a Taormina.
La presentazione di Francesco Fazio è stata incentrata sull’acido cinnabarinico, un prodotto del metabolismo del triptofano, e sulla sua azione sui recettori metabotropici per il glutammato sottotipo 4, con possibili prospettive nell’ambito della schizofrenia.
Per quanto riguarda i poster, diversi i risultati presentati dai ricercatori Neuromed presenti a Taormina, in rappresentanza del più numeroso gruppo che ha svolto lo specifico lavoro scientifico:
Remy Verhaeghe e Tiziana Imbriglio hanno esaminato, in modelli animali, il ruolo dei recettori mGlu3 nella genesi della schizofrenia. Il lavoro punta a chiarire il ruolo delle variazioni genetiche nelle cause di questa patologia.
Il poster presentato da Roberta Celli ha invece approfondito la possibilità che farmaci diretti verso i recettori mGlu5 rappresentino una strada importante nel combattere una particolare forma di epilessia, definita “assenza epilettica”.
Serena Notartomaso e Giada Mascio hanno esposto il ruolo che l’interrelazione tra due tipi di recettori mGlu, l’1 e il 5, può avere nello sviluppo del cervelletto. Conoscenze che potrebbero essere alla base di nuove strategie terapeutiche contro le patologie che lo interessano.
Maria Rosaria Romano e Francesca Liberatore hanno presentato dati sulle possibilità di trattamento contro la neurodegenerazione retinica, una patologia legata a malattie come glaucoma o diabete. La ricerca, in particolare, si è concentrata su potenziali farmaci capaci di agire sull’attività del recettore mGlu1.
Proteggere il tessuto nervoso dai danni causati dall’ictus è l’argomento al centro del poster di Slavianka Moyanova. Riuscire a bloccare, attraverso specifici farmaci, i recettori mGlu2 potrebbe infatti portare non solo a una riduzione dell’area cerebrale danneggiata, ma anche a un miglioramento dei deficit nervosi che l’ictus può causare.
Frutto di una stretta collaborazione con La Sapienza, infine, il poster presentato da Luisa Di Menna: un nuovo metodo di misurazione dell’efficacia dei farmaci sperimentali che agiscono sui recettori mGlu5.
Due dei poster Neuromed (quello presentato da Serena Notartomaso e Giada Mascio e quello presentato da Luisa Di Menna) sono risultati tra i cinque migliori del congresso, selezionati da una giuria di ricercatori internazionali.