Un report che ha il suo perché. A Termoli, dove è intervenuto al corso di aggiornamento in Medicina trasfusionale, il governatore Paolo Frattura ha fornito i numeri della sanità che verrà. In termini di assunzioni, quindi di personale, fin qui il vero anello debole visto il blocco del turn-over durato oltre 10 anni.
L’Asrem, è notizia delle ultime ore, è pronta ad avviare le procedure di stabilizzazione e di mobilità interregionale per gli infermieri. Sui bandi si dovrebbero conoscere i dettagli nella giornata di oggi. E si aggiungono agli avvisi e agli iter in corso per le figure mediche. Esaurite, in entrambi i casi, le stabilizzazioni e le assunzioni per mobilità (dei vincitori di concorso fuori regione che vogliono tornare in Molise) se resteranno – come è altamente probabile – ancora posti vuoti in organico saranno avviate le selezioni per assunzioni ex novo.
A Termoli, dunque, il presidente Paolo Frattura ha disegnato il quadro: tra il 2017 e il 2018 nella sanità pubblica molisana «ci saranno 900 assunzioni a tempo indeterminato, vale a dire circa l’uno percento della forza lavoro della nostra regione».
Frattura, a margine del corso, ha fatto il punto ha fatto il punto sulla riorganizzazione in corso e sulle differenze con la passata gestione. «L’ex presidente Michele Iorio – ha rimarcato rispondendo anche al suo predecessore che a ‘Conto alla rovescia’ lo aveva accusato di aver creato altri debiti – ci ha presentato un disavanzo che superava gli 80 milioni di euro l’anno. Noi ci siamo presentati con un disavanzo programmato di 30 milioni nel 2015, 25 milioni nel 2016 e 18 milioni nel 2017, che è stato coperto con la solidarietà offerta dalle Regioni, che evidentemente hanno riconosciuto il valore degli interventi di riorganizzazione che il nostro governo e la nostra maggioranza hanno portato avanti. Ricordo che con Iorio presidente, commissario e commissario commissariato, abbiamo subito il blocco delle assunzioni perché il disavanzo superava il 10% delle risorse assegnate, un blocco che ci ha portato a una emorragia continua di personale, senza possibilità di reintegro. Al contrario noi – ha proseguito – abbiamo azzerato il disavanzo e di conseguenza ottenuto lo sblocco del turn-over, riavviando le assunzioni: saranno 900 a tempo indeterminato tra il 2017 e il 2018».
Non tutti i problemi sono risolti, ha proseguito, ma si è detto convinto che il Molise ha superato «il momento più buio nella riorganizzazione sanitaria». «Senza personale – la sua riflessione conclusiva sul punto – diventa difficile poter offrire un servizio adeguato ai cittadini. Ora mi auguro che con lo sblocco del turn-over, velocemente, la nostra Asrem possa ridefinire una pianta organica adeguata a superare le oggettive difficoltà. Intanto abbiamo superato l’organizzazione ospedalocentrica, dimostrando che investire sul territorio avvicinando ai cittadini la prima assistenza sanitaria, ci consente di mettere effettivamente nelle condizioni di sicurezza la vita dei nostri corregionali».
Non è mancato ai lavori del corso il riconoscimento di Frattura alla Medicina trasfusionale con le congratulazioni a «quanti, operatori sanitari e volontari delle diverse associazioni, hanno conseguito con impegno e costanza lodevoli e tangibili traguardi: grazie a voi, il Molise ha raggiunto l’autosufficienza nella raccolta di sangue intero, attestandosi tra le regioni più virtuose ed efficaci in questo ambito, come ci conferma il Centro nazionale sangue. A livello nazionale siamo unicum a dimostrazione della qualità del servizio molisano della Medicina trasfusionale».
Da alcuni anni, tra l’altro, la rete trasfusionale ospedaliera molisana è certificata Iso 9001 (norma internazionale che detta gli standard della qualità).

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