All’Irccs Neuromed si terrà il VII Congresso della sezione interregionale Lazio-Molise della Sisc, la Società italiana per lo studio delle cefalee, domani 1° dicembre dalle ore 9 nella Sala conferenze del Parco tecnologico dell’istituto. Il titolo di quest’incontro è “Nuove prospettive terapeutiche nel trattamento preventivo e sintomatico delle cefalee primarie” ed è riconosciuto anche come corso Ecm per le professioni sanitarie. Parteciperanno i dottori Anna Ambrosini, Armando Perrotta e Francesco Pierelli del Centro per lo srudio e la cura delle cefalee del Neuromed.
Le cefalee rappresentano il disordine neurologico più diffuso, eppure non c’è un’adeguata consapevolezza da parte di chi ne soffre, né, a volte, neanche da parte degli stessi medici. Se non adeguatamente trattato il disturbo cefalalgico può peggiorare: con il passare del tempo i normali antidolorifici, presi a dosi troppo alte o con troppa frequenza, diventano inefficaci, e la situazione si cronicizza.
Tra le cefalee primarie “disabilitanti”, cioè capaci di provocare una decisa diminuzione della qualità della vita, sicuramente l’emicrania rappresenta la più comune. Molto meno frequente, ma degna di particolare attenzione, è poi la cefalea a grappolo. Il dolore sperimentato dai pazienti che ne soffrono, in forma episodica o cronica, è tra i più violenti che sia possibile descrivere, tanto da meritarsi in passato l’eponimo di “cefalea da suicidio” per i numerosi casi di tentativi di suicidio tra i pazienti affetti, nel corso della crisi. Le cefalee non sono un problema del singolo individuo: a parte i costi delle cure e delle visite, che gravano sul Sistema sanitario nazionale, pesano molto anche sulla vita sociale e lavorativa del paziente, diventando un carico importante per l’intera società, soprattutto quando le crisi hanno frequenza molto elevata o si manifestano in forma cronica. Al convegno di domani saranno presenti alcuni dei migliori specialisti del settore italiani e stranieri e lo scopo è quello di illustrare a medici di base, neurologi e altri specialisti coinvolti nella gestione di pazienti cefalalgici le basi fisiopatologiche che hanno portato allo sviluppo di nuovi farmaci e di approcci terapeutici non farmacologici, nonché di presentare i risultati degli studi clinici che ne hanno mostrato l’efficacia.