La notizia era nell’aria. L’adeguamento del rapporto con le organizzazioni di volontariato impiegate nel 118 alle norme del codice del terzo settore, d’altro canto, è un atto a cui anche la sanità è obbligata.
Ma il decreto del commissario Giustini e del sub commissario Grossi che proroga le convenzioni per il tempo necessario a riordinare il settore ha creato scompiglio e maretta. Poca voglia di parlare, fra le associazioni. Ma si percepisce la preoccupazione per uno degli elementi che il codice introduce: il tetto ai rimborsi forfettari, non più di 10 euro al giorno (attualmente siamo sui 50) e non oltre 150 al mese. Il rischio è che questo parametro, unito all’altro dell’idoneità dei mezzi utilizzati per il trasporto d’emergenza che l’azienda sanitaria verificherà, metterà di fatto fuori dal sistema alcune delle oltre dieci associazioni che sono dislocate nelle 16 postazioni presenti sul territorio.
Entro il 15 febbraio, la struttura commissariale adotterà con decreto le linee guida. A fine mese l’Asrem emanerà il regolamento e nei successivi 45 giorni firmerà le nuove convenzioni.
Se ci sarà o meno un bando ancora non si sa. Ma la cornice invece si conosce. Il codice del terzo settore è richiamato più volte nel decreto del 31 gennaio anche in riferimento ai rimborsi per i volontari. A Primo Piano Angelo Giustini spiega che il provvedimento già adottato è servito a garantire la continuità del servizio di emergenza con un breve periodo di proroga. Assicura disponibilità a incontrare le associazioni. «Stiamo ascoltando tutte le categorie per avere una visione globale di questi 12 anni. Quando bisogna reimpostare un sistema non si può correre. Detto questo, abbiamo una calendarizzazione degli incontri e c’è massima disponibilità a un confronto con le organizzazioni di volontariato», dice il commissario. Una cosa è certa, per questa come per le prossime scadenze, i criteri che la struttura seguirà, spiega, saranno «trasparenti e legali per tutti».
La situazione economica della sanità molisana non è ancora in equilibrio e da quest’anno è terminato il contributo di solidarietà delle altre Regioni. Dai paletti finanziari, quindi, i due inviati del governo Conte difficilmente potranno discostarsi.
Sostenibilità economiche da un lato, regole e norme dall’altro. Si racconta, negli ambienti del 118, che il commissario Giustini avrebbe detto: sono un generale della Finanza in congedo, non ci possono essere situazioni poco chiare o ‘sommerse’ nel settore che sono stato chiamato a gestire. Voci di corridoio. Verità o forse leggenda. Ma l’indirizzo che il dottore Giustini si è dato invece pare chiaro.
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