Sette giorni di attesa al pronto soccorso prima di riuscire ad ottenere un posto letto in reparto al ‘Veneziale’. È quanto accaduto a una pensionata , finita in ospedale a causa di un malessere. A segnalare i disagi subiti è la figlia della 80enne.
«Mia madre – scrive la donna – è affetta da cardiopatia ischemica, diabete, ipertensione, calcolosi della colecisti, forte osteoporosi che le causano difficoltà a deambulare. Dopo aver ricevuto le prime cure di pronto soccorso sono emerse altre problematiche di natura nefrologica, ematica e pneumologica.
Purtroppo dopo essere stata ricoverata, dapprima in una stanza insieme ad altri pazienti di sesso maschile e poi in un’altra stanza con pazienti del suo stesso sesso, è rimasta “parcheggiata” in un letto di un pronto soccorso, che non può più prestare altre cure di emergenza né può prestare adeguata assistenza di reparto. La signora necessita di essere affidata all’unità operativa competente per le patologie emerse, per approfondimenti diagnostici e per le conseguenti appropriate cure specialistiche». Per questo nel suo appello la donna ha chiesto un intervento ai dirigenti dell’Asrem per «porre fine al perdurare di una situazione che definire inaccettabile».
Nel pomeriggio di ieri la donna è stata trasferita in reparto. Purtroppo non è la prima volta che si registrano situazioni di questo genere, a causa delle tante criticità con cui l’ospedale isernino fa i conti da tempo.
«La paziente – ha precisato il primario del reparto di Emergenza Lucio Pastore – non è stata scavalcata da altri pazienti. Noi, come sempre, procediamo al ricovero in base alla gravità delle patologie e non in base ai tempi di attesa».