Appena la legge approvata ieri in Senato sarà pubblicata in Gazzetta ufficiale «avvieremo immediatamente i percorsi assunzionali», assicura il direttore generale dell’Asrem Gennaro Sosto.
Intanto, quindi, le assunzioni degli infermieri che hanno superato la selezione per il rientro in Molise con la mobilità. La graduatoria per i 140 – come quelle per i due infermieri pediatrici e i 7 fisioterapisti – è pronta. Sarà approvata dall’azienda che poi potrà chiedere i nullaosta alle Asl di provenienza dei vincitori e cominciare a immetterli in servizio nelle corsie degli ospedali molisani. Non sarà una cosa rapidissima, l’iter ha i suoi tempi e c’è bisogno anche del ‘nullaosta’ della struttura commissariale. A luglio termineranno le prove della stabilizzazione (altri 149), stessa procedura. Naturalmente, aggiunge Sosto, «attiveremo i nuovi concorsi», quelli previsti dal piano del fabbisogno triennale adottato già da qualche mese. Per esempio, la selezione per i primari che per il manager di via Petrella è una priorità. Concorsi a cui, è abbastanza agevole intuirlo, ci sarà maggiore adesione che a quelli per pediatri, ortopedici o anestesisti. Concorsi importanti nella ricostruzione di un servizio sanitario provato da dieci anni di commissariamento, blocco del turnover senza dimenticare la ‘rottamazione’ dei primari che poi non è stato possibile sostituire. La richiesta ai commissari era già stata formalizzata dalla direzione generale dell’Asrem. Il decreto Calabria diventato legge dovrebbe aver sciolto anche questo nodo. L’azienda, quindi, è pronta ad andare avanti. «Sì, noi siamo pronti a fare la nostra parte», conferma Sosto.
Fino al 20 maggio, quando è arrivato il verbale del tavolo che ha bloccato il turnover, il problema non era stato certo l’indizione dei concorsi. Quanto la risposta: per dire, di otto posti a bando se ne sono coperti due. O nessuno. Emblematici i casi di ortopedici e pediatri, non a caso i reparti che hanno rischiato o rischiano la chiusura in queste ore. E questo nodo il decreto Calabria non lo scioglie, non può scioglierlo in poche settimane. «Sicuramente il blocco del turnover sarebbe stato una mannaia definitiva. Non poter fare i concorsi significa di sicuro non assumere medici per gli ospedali. Quelli che abbiamo fatto però sono andati come tutti sanno e da questo punto di vista temo possa cambiare poco nell’immediato», ragiona Sosto. Che tuttavia coglie lo spiraglio dell’apertura agli specializzandi, che sarà possibile assumere a tempo determinato mentre concludono la specializzazione.
Una norma ‘spot’ per qualcuno, gli avversari politici dei 5 Stelle. Chi gestisce la sanità segnala la necessità di disposizioni di dettaglio. Per evitare che sia drammaticamente solo una legge manifesto.
ritai

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.