Prima la chiamata a raccolta di tutti i sindaci della provincia e ora la richiesta al ministro della Salute Giulia Grillo di essere presente all’incontro in fase di organizzazione a Isernia. Continua in città la mobilitazione in difesa dell’ospedale ‘Veneziale’. In campo il primo cittadino Giacomo d’Apollonio insieme all’amministrazione di Palazzo San Francesco.
«In base al mandato ricevuto dal Consiglio, con un documento approvato all’unanimità – ha spiegato d’Apollonio -, ho attivato tutti i sindaci della provincia di Isernia, con una nota del 16 luglio, indicando le iniziative che intendiamo attuare in difesa della sanità pubblica. Ho chiesto a tutti i sindaci di adottare iniziative analoghe alla nostra, chiedendo di prendere una posizione e ho attivato anche il presidente della Provincia di Isernia Roberto Di Pasquale. Nella lettera inviata ho annunciato, anche in base al mandato ricevuto dall’assise civica, la promozione di un incontro a cui saranno invitati tutti i principali protagonisti della vicenda, ai quali chiederemo maggiore attenzione alle esigenze del territorio. Successivamente, in data 18 luglio, ho allegato una nota con la nostra delibera consiliare al ministro della Salute, al presidente della Regione Molise, al commissario ad acta per la sanità Giustini, ai vertici Asrem, invitandoli all’incontro che abbiamo deciso di organizzare». Intanto è fissata per oggi a Campobasso la seduta monotematica del Consiglio regionale sulla sanità. In merito il sindaco d’Apollonio ha annunciato che cercherà di essere presente «compatibilmente – ha spiegato – con gli altri impegni che ho».
In questi giorni intanto sono diversi i Comuni della provincia di Isernia che hanno messo all’ordine del giorno dei consigli le iniziative a difesa del ‘Veneziale’ accogliendo l’appello lanciato da palazzo San Francesco lo scorso 11 luglio. In quell’occasione, si ricorderà, dopo un’ampia discussione in Aula, il Consiglio – all’unanimità – approvò un documento per promuovere ogni azione possibile per evitare tagli all’ospedale cittadino, valutando anche possibili azioni legali. «Il Consiglio comunale – si legge nell’atto – vista la politica sanitaria attuata negli ultimi anni nella Regione Molise, caratterizzata da tagli alla spesa sanitaria che si traducono in riduzione di posti letti nel pubblico, dismissione di reparti e mancanza allarmante di medici; visto che tale politica ha comportato e sta comportando una penalizzazione sempre più pesante per i cittadini della provincia di Isernia, costretti ad assistere al graduale e inesorabile smantellamento dell’ospedale Veneziale; visto che, nell’imminenza dell’approvazione del nuovo Piano sanitario, giungono allarmanti indiscrezioni su ulteriori depauperamenti delle strutture e dei servizi garantiti dall’ospedale cittadino, che, se fossero confermati, oltre a costituire gravissimo danno all’immagine del suddetto ospedale che così meritoriamente assiste tutta la cittadinanza isernina e non solo, provocherebbe un serissimo danno a tutto il contesto di sanità pubblica regionale e provinciale; ritenuto doveroso per questo Consiglio comunale prendere una posizione fattiva perché venga garantito il diritto alla salute dei cittadini di Isernia e della sua provincia; ritenuto di raccogliere le ansie e le istanze provenienti dalla platea dei potenziali utenti del servizio sanitario pubblico, che guardano con estremo allarme alle paventate ennesime ferite che potrebbero essere inferte all’ospedale cittadino delibera di esprimere tutto il profondo rammarico, il giustificato allarme e la ferma contrarietà dell’intera città e dell’area isernina nei confronti dei tagli fin qui operati e di quelli paventati di strutture e servizi presso l’ospedale di Isernia».
Tra i Comuni che hanno accolto l’appello c’è Macchiagodena che questo pomeriggio in Aula discuterà del tema considerato di stretta attualità dall’intero territorio provinciale. «Verrà sottoposto all’approvazione del Consiglio – ha sottolineato il sindaco Felice Ciccone -, una delibera con la quale si esprime tutto il profondo rammarico, il giustificato allarme e la ferma contrarietà nei confronti dei tagli fin qui operati e quelli paventati di strutture e servizi presso l’Ospedale di Isernia.
Chiederemo al Ministero della Salute e al presidente della Regione Molise che i reparti ed i servizi erogati dal ‘Veneziale’ siano, non solo salvaguardati, ma anche implementati e resi più efficienti e che venga garantita una sicura rete di emergenza ed assicurata l’immediatezza delle cure».