Il piano operativo? Forse anche la versione della struttura commissariale per la sanità sui 60 milioni di disavanzo segnati (naturalmente in rosso) dal tavolo Adduce per il 2019?
Pochi fortunati potranno ascoltare lo stato dell’arte direttamente da Angelo Giustini e Ida Grossi.
Il 10 dicembre il commissario e la sub saranno in Consiglio regionale, è vero. Ma solo per un’audizione in Conferenza dei capigruppo. Alla Conferenza di norma vanno anche consiglieri che capigruppo non sono. Comunque, ai molisani arriverà una versione mediata e non diretta.
Nonostante tutto il caos che si è ingenerato sulla programmazione dei servizi sanitari per i prossimi anni, nonostante l’esigenza di trasparenza e chiarezza espressa praticamente da tutti (politici, operatori sanitari e comitati), non è prevista una partecipazione dei commissari alla seduta monotematica che si terrà dopo la loro audizione. Seduta che sarà trasmessa in diretta streaming, mentre quelle dei capigruppo non sono nemmeno trasmesse dal circuito interno (a meno che la presidenza del Consiglio non decida diversamente trattandosi di un’audizione non da poco e potendola equiparare al lavoro delle commissioni).
Perché questa scelta? Il regolamento del Consiglio non prevede che possano partecipare alle sedute d’Aula persone che non siano elette. A gennaio 2016, ci fu una seduta sul programma operativo straordinario di Frattura, insieme all’ex presidente commissario c’erano il sub Gerardo Di Martino e la dg Salute Marinella D’Innocenzo. Ascoltarono il dibattito, intervenne solo Frattura.
Fin qui la forma. Che diventa sostanza. Perché nei fatti i molisani dovranno affidarsi al dibattito che seguirà l’audizione dei commissari. In cui, è intuibile, ognuno avrà capito una cosa diversa dagli altri. A seconda dello schieramento politico.
r.i.