A voler sminuire, l’incipit sarebbe: si fa prima a dire chi c’era alle prove per l’incarico di direttore generale dell’Asrem. Ma non sarebbe la rappresentazione della realtà. Perché se è vero che molti fra i big che avrebbero potuto e voluto venire a raccogliere il testimone lasciato dall’ingegnere Sosto per motivi diversi all’Unimol l’altra mattina non si sono poi neanche presentati, è altrettanto vero che fra gli aspiranti che hanno sostenuto i colloqui ci sono professionisti e manager più giovani – all’anagrafe o per carriera – che la sfida l’accetterebbero volentieri: azienda sanitaria unica regionale, quindi ottimo trampolino per scatti successivi importanti, e sistema ancora in piano di rientro ma nulla è eterno.
La rosa di nomi, i migliori secondo la commissione che li ha valutati, è destinata al tavolo del governatore Donato Toma. Sarà lui a decidere il successore di un manager di cui si fidava tanto da confermarlo (anche se lo aveva scelto il suo predecessore Frattura) e da richiamarlo addirittura come commissario straordinario una volta scaduta la reggenza (operazione poi non andata in porto). Tanto per ricostruire il quadro…
Ma veniamo a giovedì mattina. A sorpresa, al quinto piano dell’Unimol fa capolino Thomas Schael: da qualche mese indicato da Marsilio a capo dell’Asl di Chieti, manager altoatesino di lungo corso e solida riconoscibilità, ex sub commissario in Calabria. Al Molise guarda già dall’Abruzzo. Curriculum e personalità d’impatto. Pare non sia venuto solo per cortesia verso gli esperti chiamati a valutare. Naturalmente, alla convocazione risponde presente Lolita Gallo. Confermata al vertice della direzione Salute qualche settimana fa, questo non la esclude dalla corsa. Oltre all’esperienza, ha dalla sua la continuità nella gestione del piano di rientro della sanità molisana.
Dalle Marche arriva Roberto Grinta, attualmente guida il dipartimento Servizi dell’azienda sanitaria regionale unica (situazione analoga all’Asrem pur se con numeri più grandi), più di Schael non si è fatto il viaggio a Campobasso solo per educazione, al contrario in mente ha idee precise su come affronterebbe i (non pochi) dossier difficili che sono e saranno sulla scrivania al secondo piano del palazzo di via Petrella.
Molto motivato, raccontano, anche l’attuale direttore generale dell’Asl di Frosinone Stefano Lorusso: classe 1975, è stato già dirigente dell’ufficio finanze del servizio sanitario regionale in Basilicata e direttore amministrativo dell’Asl di Sassari. Potentino come il ministro Speranza, il suo nome è fra quelli che prendono quota – insieme a quello di Grinta – dopo i colloqui. Da Napoli, poi, arrivano Tiziana Spinosa, dirigente dell’Asl Napoli 1, referente della Regione nella commissione sulla terra dei fuochi, e Oreste Florenzano, direttore amministrativo del San Pio di Benevento (prima al Ruggi di Aragona e al Pascale). Ai colloqui pure la responsabile Risorse umane dell’Asrem Loredana Paolozzi.
In questa partita le assenze non sono indifferenti. Anzi. Intanto quelle già note. Antonio Forciniti (direttore amministrativo in via Petrella fino a novembre) escluso perché non ha ancora il requisito dell’iscrizione all’albo nazionale e Isabella Mastrobuono perché ha inviato la domanda con un giorno di ritardo. Un errore che all’ex sub commissaria della sanità molisana è costato la presenza quasi sicura nella cinquina (o terna) dei migliori, il suo curriculum è come quello di Schael. Sarebbe stato sul podio anche Joseph Polimeni, ma dal 1 gennaio ha lasciato l’Asm di Matera per Pordenone. Neanche Gilberto Gentili, fra i più accreditati manager marchigiani, si è presentato ai colloqui: da poco dirige l’Asp di Crotone. Inattesa, invece, l’assenza di Angelo Muraglia: direttore della Sanità in Abruzzo prima del cambio della guardia in Regione, i rumors lo davano fra gli interessati all’incarico. E le credenziali le avrebbe avute per stare nella top five.
Niente colloqui, alla fine, neppure per Nicola Cantone (direttore della clinica Mediterranea di cui è diventato socio maggioritario il gruppo Patriciello) e per la responsabile del bilancio Asrem Anastasia Santoro. Che conta su un apprezzamento consolidato e nella futura direzione strategica potrebbe entrare cominciando non dal gradino più alto.
Niente trasferta a Campobasso, infine, per Achille Gentile: ex direttore (e lo è stato per anni) dell’azienda ospedaliera di Cosenza. La sua domanda si è prestata a una suggestione: Sosto a Napoli, al suo posto un manager del suo giro e con cui ha iniziato la carriera in sanità.
Più o meno così si è detto (meno elegantemente) su alcuni media calabresi ripresi in Molise anche sui social. Il Molise ama tanto questo genere di conclusioni prêt-à-porter che addirittura Gentile era dato in pole position. Primo piano preferì farsi una domanda, anche a fronte dei risultati non certo brillanti raggiunti dal dg Gentile: realtà o suggestione (per restare eleganti)? La risposta è arrivata giovedì mattina.
rita iacobucci
Ma questi che vengono a fare.
Visto i risultati dei predecessori e l’attuale stato della sanità molisana che si è vista sopprimer l’art. 32 della Costituzione (diritto alla salute), suppongo che l’unico intendo è quello di riempire i propri contocorrenti considerati i lauti e vergognosi compensi.