Raccontano che gli sarebbe piaciuto gestire l’Asl di Chieti e occuparsi anche di quella di Pescara, ancora senza direttore. Raccontano che per farlo avesse trovato un aggancio nel decreto Calabria, di cui si dice estensore: era sub commissario in quella Regione, uomo di fiducia della ministra 5s Grillo, quando quel provvedimento vide la luce. Raccontano, sempre in Abruzzo ma su questo qualche voce circola pure in Molise, che il suo nome sia gradito a Ida Grossi. Nominata come lui sub commissaria (ma lui si è poi dimesso a luglio), come lui indicata dai 5s. Alla ex direttrice dell’Asl di Asti che da dicembre 2018 guida le sorti della sanità molisana al fianco del commissario Angelo Giustini se Toma scegliesse Thomas Schael per il vertice dell’Asrem non dispiacerebbe affatto. È un collega con cui evidentemente si è intesa in passato e si intende.
I rumors che arrivano da oltre il Trigno – abbastanza copiosi, circostanziati e unidirezionali – accreditano l’intenzione di Schael di venirsi a occupare della sanità molisana a capo della sua unica azienda. Dalla sua ha il curriculum, fra i 12 che si sono presentati ai colloqui probabilmente solo l’attuale dg Salute Lolita Gallo lo tallona.
Quasi tutti erano convinti che, da pochi mesi a Chieti, non sarebbe neanche venuto alla prova orale per evitare una scortesia al presidente Marsilio che lo ha scelto qualche mese fa. Invece, a chi gli è vicino, Schael ha spiegato che semplicemente non ha voluto fare uno sgarbo alla commissione, troppo qualificata per snobbarla: il dg Salute della Liguria, un esperto Agenas (lo stesso che valuta tutti i dg nei gruppi di esperti nominati dalle Regioni quando devono nominare i capi delle Asl) e un autorevole prof Unimol come presidente. Fin qui la versione di Schael.
Ma giovedì mattina pare fosse abbastanza concentrato sul colloquio. E sul Molise. A cui guardava già a metà novembre, in una riunione coi comitati di Vasto rivolse questo invito: guardare al Molise non per catturare pazienti, ma per completare percorsi indispensabili per dare servizi di qualità.
L’articolo di Primo Piano sulla sua presenza a Campobasso il 16 gennaio ha scatenato curiosità e segnalazioni. In Abruzzo in molti dicono: vuole andar via. Altri sussurrano: con Marsilio si è già rotto l’idillio. Si tratta di fonti politiche e di addetti del settore sanità. Un retroscena gustoso è quello che riguarda Pescara. Sulla casella il centrodestra non trova ancora l’accordo e pare che il manager di nazionalità tedesca volesse occuparsene: l’articolo 3 del decreto Calabria prevede che possa essere nominato un unico commissario straordinario per due enti del servizio sanitario regionale. Ma si tratta di un commissariamento, appunto, che il provvedimento ha voluto e motivato per la Calabria. Tra l’altro, senza voler riaprire una ferita recente, a seguire questa tesi Toma avrebbe potuto affidare davvero l’Asrem commissariata all’ex dg Sosto che dal 1 settembre è al vertice della Napoli 3…
Dg all’Asl di Bolzano fino al 2018 (l’esperienza finì in maniera strana perché a fronte di risultati lusinghieri il contratto gli fu rescisso per una polizza assicurativa scaduta), poi sub in Calabria dover era stato anni prima all’azienda sanitaria di Crotone, Schael (sposato con l’attrice milanese Caterina Vertova) potrebbe essere il primo tedesco in via Petrella. È nato nel 1962 a Schalksmühle nella Renania settentrionale-Vestfalia. Un vero shock geografico, finora il dg più a Nord è stato il bolognese Pirazzoli.
Ma qui entriamo nel campo delle mere ipotesi giornalistiche. Di certo c’è che con le sue credenziali sarà fra i tre (o cinque) nomi che gli esperti proporranno a Toma, probabilmente sarà anche il numero uno. Non è detto però che sia lui il successore di Sosto.
Il presidente Toma ha fatto sapere che dopo aver ricevuto la rosa, organizzerà dei colloqui con gli idonei. Per aggiungere la sua valutazione a quella della commissione in base a ciò che si aspetta dal prossimo direttore anche nel quadro in evoluzione del commissariamento della sanità. Sulla terna o sulla cinquina, però, le ipotesi si consolidano: a meno di sorprese dovrebbero esserci Schael, Gallo, il dg di Frosinone Lorusso, il dirigente marchigiano Grinta. Manca un nome in effetti. Che sia quello del vero prossimo direttore generale?
rita iacobucci