Nessuno a Palazzo Vitale vuol cambiare il programma di gestione dell’emergenza elaborato e portato avanti dall’Asrem. Il commissario della sanità Angelo Giustini interviene sulle dichiarazioni rilasciate a Primo Piano dal direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano dopo la proposta di trasformare il Vietri in centro Covid. E chiarisce: «Si tratta di due percorsi separati ma complementari. Io e la struttura commissariale non intendiamo modificare quanto è in essere. Piuttosto avviare l’elaborazione di un progetto su cui l’ultima parola spetta al ministero della Salute».
Nella riunione in videoconferenza dell’unità di crisi, mercoledì scorso, Giustini ha precisato e ribadito la sua idea: a Larino si può realizzare un dipartimento di malattie infettive e diffusive a servizio di un bacino regionale o interregionale. Proposta a cui Regione e Asrem non hanno detto no (tra l’altro non avrebbero nemmeno potuto essendo Giustini competente per l’organizzazione dei servizi ospedalieri in quanto commissario). La notizia, evidenziata con enfasi dall’ex presidente Iorio che aveva proposto di fare del Vietri il Covid hospital, ha richiesto così gli approfondimenti e i commenti del caso. Quello del direttore di via Petrella, intervistato sul punto da questa testata, è stato in sintesi: ben venga un altro ospedale importante che si occupi del Covid, ma attrezzarlo richiede tempi e procedure abbastanza lunghe. Reparti, macchinari, personale: un intervento strutturale complesso. Florenzano poi ha rivendicato: il nostro piano ha funzionato bene, non può essere stravolto in corso d’opera.
«Le fasi del piano Asrem sono state approvate. Voi sapete che io ho chiesto trasparenza sulla fase 4 ma ora siamo in fase 2. Ad ogni modo, la questione di Larino è un fatto a sé e non incide né va a ritardare il programma dell’azienda sanitaria. È una mia proposta in linea con quel che prevede il Ministero, in particolare che una Regione o più Regioni insieme attivino un dipartimento di malattie infettive e diffusive», spiega Giustini a Primo Piano. «E io questo ho proposto, alla Regione, all’azienda sanitaria e tutti coloro che vogliono collaborare. Non intendo cambiare nulla in corso d’opera, l’Asrem può stare tranquilla, il suo piano va avanti… Le linee guida di Speranza però indicano alcune cose e io intendo metterle in pratica. È chiaro che non è una cosa che si realizza in poco tempo. La prossima settimana terremo un primo incontro operativo, dovremo arrivare entro qualche settimana alla elaborazione di un progetto su cui – conclude Giustini – sarà il ministero della Salute a dire l’ultima parola».
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