«Quello che è accaduto lo avevamo previsto perché leggiamo i dati, sappiamo che il virus è ancora in corso e sappiamo che può esserci una recrudescenza come quella che c’è stata».
Così il dg dell’Asrem Oreste Florenzano in un video postato domenica sera sulla sua pagina Fb pre fare il punto della situazione sulla settimana trascorsa. Settimana ‘tremenda’, con l’esplosione del contagio nella comunità rom di Campobasso: 300 persone, la metà è stata già testata e di circa 150 persone quelle positive sono 72. Non serve un modello previsionale per capire che è il cluster che più di tutti gli altri metterà alla prova la gestione da parte dell’azienda sanitaria e finora, per fortuna, molto sul fronte dell’assistenza domiciliare.
Florenzano ha fatto appello «alla comunità tutta e in particolare alla comunità rom di Campobasso affinché le misure di salvaguardia e di isolamento sociale vengano rispettate con scrupolo. Noi abbiamo messo in campo tutte le nostre risorse, abbiamo effettuato più di mille tamponi in due giorni e mezzo e stiamo isolando i contatti, li stiamo verificando e stiamo mettendo in sicurezza le persone coinvolte in questa nuova fiammata di diffusione del virus. Ma è molto importante che vengano rispettate le misure di isolamento». La Protezione civile assisterà gli interessati anche per gli approvvigionamenti e il supporto necessario.
Il manager ha poi ripetuto: «Non è il momento di fare polemiche o di pensare a un altro ospedale Covid. So che molte comunità sono interessate perché giustamente vorrebbero vedere valorizzato un altro ospedale. Il problema è che in questo momento, nei tempi che abbiamo, dobbiamo essere operativi e reattivi e non perseguire strade che distraggono risorse che invece devono essere destinate a fronteggiare la situazione». L’ospedale Covid a Larino «ha una serie di criticità, legate ai tempi di realizzazione ma anche alla dislocazione geografica. Stiamo approntando ulteriori metodologie che ci consentiranno di avere l’hub Cardarelli ancora più determinante e in sicurezza», ha detto invece. Ricordando che nella fase 1 non si è riscontrata alcuna infezione nell’ospedale di Campobasso. Dove Asrem punta a dare una risposta migliore adesso, al Covid e a tutte le altre patologie, un «bisogno di assistenza sanitaria che continua a persistere e anzi è ancora più acuito dal lungo lockdown». Quindi ha concluso: «Dovete farci lavorare con tranquillità ed essere sicuri di quello che stiamo mettendo in campo» e ha fatto appello all’unità «che dobbiamo dimostrare, tutta la comunità molisana, anche le minoranze etniche sono perfettamente integrate. Gli errori possiamo commetterli tutti, non bisogna criminalizzare».

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