Gli iscritti all’albo nazionale dei direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere sono oltre 700. Ma alla fine, quando si tratta di decidere la guida delle grandi Asl, tra i nomi in lizza ce n’è sempre più di qualcuno che ha avuto o ha a che fare col Molise. Un’unica azienda sanitaria, 300mila residenti scarsi e una sanità commissariata: eppure sembra l’ombelico del mondo. Meno? Una regione che scopre talenti… Ancora meno? Un trampolino di lancio, questo però sì.
Oreste Florenzano, direttore dell’Asrem, è nella rosa (anzi nelle rose) degli idonei all’incarico da dg per le Asl del Lazio. La procedura avviata dal presidente Nicola Zingaretti poco meno di un anno fa (ma l’avviso poi è stato modificato a maggio) si sta avviando a conclusione.
Qualche giorno fa il direttore regionale della Salute Botti ha preso atto del responso della commissione giudicatrice – di cui fa parte anche Bernardo Mattarella, docente alla Luiss e figlio del Capo dello Stato – che ha stilato le rose dei candidati per ogni azienda con i profili che hanno professionalità maggiormente coerenti con l’incarico.
L’avvocato Florenzano, che è dg in Molise da febbraio, è idoneo (insieme ad altri 28) per l’Asl Roma2, insieme ad altri 56 per la Roma3, in lizza con altri 29 per Frosinone, con altri 46 per Latina, altri 49 per Rieti e con altri 53 per Viterbo.
Presentare domanda, diceva sempre un compianto direttore generale scomparso troppo presto, non significa che si vuol lasciare l’incarico che si sta ricoprendo, l’idoneità a incarichi prestigiosi serve anche per curare la propria carriera e non sempre indica che si mira a quel posto qui e ora. Per esempio, Thomas Schael (che pure figura negli elenchi del) aveva fatto domanda per il Molise. Primo nella graduatoria proposta dalla commissione al governatore Toma, tuttavia non lasciò la vicina Chieti, dove Marsilio lo ha nominato da non molto.
E adesso i corsi e ricorsi. L’Asl di Rieti attualmente è saldamente in mano a Marinella D’Innocenzo, direttore della Salute in Molise con l’ex presidente-commissario Paolo Frattura, richiamata poi a casa da Zingaretti che le affidò Rieti da commissario per poi tornare alla normalità con la nomina a dg. D’Innocenzo, giunta a scadenza naturale, punta a restare.
Un’altra conoscenza del Molise, sub commissario ai tempi di Iorio, tornerebbe volentieri a casa, nel Lazio: Isabella Mastrobuono, che oggi dirige i servizi territoriali a Trento, ha fatto domanda per Roma3, Frosinone (dove è già stata dg) e Viterbo. Aveva presentato domanda pure per l’Asrem, ma con un giorno di ritardo.
Giro troppo largo? Restringiamolo tornando all’Asl Roma2. Dove Florenzano, abbiamo detto, risulta idoneo. Con altri 28: fra questi, il suo predecessore Gennaro Sosto, attualmente a capo della Napoli 3 per la quale ha lasciato il Molise poco più di un anno fa. L’ingegnere figura solo in quell’elenco. Considerando il peso importante del suo curriculum, è l’unica Asl del Lazio per la quale ha deciso di concorrere. Ma quindi davvero spesso si fa domanda solo per misurarsi e migliorare le prospettive di carriera? La risposta ce la daranno le scelte di Zingaretti.
ritai