In base al piano dei posti letto Covid approvato a metà marzo dal dg Asrem Florenzano – tuttora valido visto che per l’hub all’hospice si dovrà aspettare ancora quattro mesi – la disponibilità in terapia intensiva è alla fase 2: sette ricoverati ieri, il blocco delle terapie intensive Covid (che rispetto alla primavera scorsa in prima fase sono sei, quindi dimezzati per riattivare anche l’intensiva ordinaria) si allarga. Prendendo spazio al Pronto soccorso e al blocco operatorio, la rianimazione sempre secondo quel piano può arrivare a 19 posti letto (che devono comprendere però la dotazione di personale, non solo di spazio e strumentazioni).
Quanto ai posti di area medica, invece, sempre facendo riferimento a quel piano (che ne contempla al massimo 37) e leggendo i bollettini quotidiani siamo all’anticamera della fase 4, quella dell’allarme rosso che richiede strategie di emergenza. Ampliamento nel Cardarelli stesso, richiesta ai privati o, come pure è stato adombrato nella riunione del tavolo permanente del Consiglio ieri mattina, richiesta alla Cross, la centrale della Protezione civile nazionale che sposta i malati dalle regioni sature a quelle che hanno ancora disponibilità.
Il dg Florenzano, sempre durante il tavolo di ieri mattina, ha aggiunto che il sistema è ‘a fisarmonica’: i posti possono essere rimodulati e ampliati al bisogno, quindi la soglia massima non è esaurita.
Ha dato anche notizia, insieme a Toma, che entro la giornata di ieri Roma avrebbe comunicato l’individuazione delle ditte per l’esecuzione dei lavori all’hospice adiacente al Cardarelli destinato a diventare centro Covid, lavori che si concluderanno hanno ribadito entro quattro mesi.
Fra le altre cose, un’altra conferma: arriva il drive through della Difesa: oggi il sopralluogo con il sindaco di Campobasso e il comandante dei Carabinieri per individuare il luogo in cui far eseguire i tamponi direttamente in auto, nel quale saranno impiegati un 1 medico militare, 2 infermieri inviati dal governo. La scelta sembra sia ricaduta sulla cittadella dell’economia a Selvapiana.
Infine, è stata richiesta dall’Asrem al commissario Giustini l’attivazione di altre due squadre Usca, per portarle da 3 a 5, per una migliore azione di gestione delle criticità e prevenzione del contagio sul territorio.