Decongestionare il Cardarelli: obiettivo condivido ieri pomeriggio dalla direzione sanitaria dell’Asrem con i responsabili dei reparti dell’area chirurgica dell’ospedale di Tappino che nelle ultime settimane è tornato a sostenere un carico molto pesante per la recrudescenza dell’emergenza Covid.
Alla riunione, cui ha preso parte anche il dg Florenzano, la direttrice sanitaria Scafarto e il suo staff hanno definito con i primari la strategia da mettere in campo per gestire diversamente l’ordinario. Al momento non c’è ancora la sospensione di ricoveri e attività ordinarie, non formalmente almeno, cosa che in altri ospedali e Asl d’Italia è stata decisa in alcuni casi già da qualche settimana.
Saranno comunque i direttori di reparto a decidere, in base alle singole situazioni. Le urgenze sono ancora incardinate a Campobasso. Oltre al mandato di alleggerire il Cardarelli, ai primari è stata data fiducia e ribadita autonomia anche per il reperimento delle forze che fossero necessarie.
Intanto, è stata approvata la graduatoria dei medici di continuità assistenziale che hanno risposto alla call per aiutare il dipartimento di Prevenzione: 68 domande, sei non sono idonee.
Gli incarichi che saranno assegnati prevedono un impegno di 12 ore settimanali anche a completamento di quello di guardia medica. E, ancora, è stato approvato un nuovo avviso per 25 infermieri a partita Iva da utilizzare al Cardarelli. «L’impegno di Asrem è sempre altissimo e serrato. Effettuiamo un numero crescente di tamponi ogni giorno, gestiamo una situazione complessa, nel corso della quale l’isterismo collettivo sta prendendo il sopravvento. Allo stesso tempo invito tutti a rispettare i corretti comportamenti da tenere», il commento di Florenzano alla stampa.
Oggi pomeriggio, però, scendono in piazza i sindacati del comparto (Fp Cisl, Fp Cgil, Uil Fpl, Fials, Nursing up e Fsi Usae. Dopo aver proclamato lo stato di agitazione del personale Asrem, denunciano, vogliono evidenziare «pubblicamente il disappunto in piazza Prefettura». Il sit-in alle 16.