«Mio padre avrebbe sofferto dei tanti screening oncologici che sono stati cancellati» dice Paolo Veronesi a proposito della prevenzione che in in tempo di pandemia è stata totalmente abbandonata. Da qui l’augurio che a differenza di quanto accaduto la scorsa primavera, non vengano chiuse le attività ordinarie per chi combatte con un cancro. Una risposta indiretta a questo appello arriva dal Gemelli Molise che ha promosso per oggi la Giornata della tiroide annunciando anche che i posti disponibili sono andati già tutti esauriti perché le richiesta è stata superiore alle aspettative. La tiroide svolge un ruolo chiave nel nostro metabolismo e, per fortuna, il carcinoma di questa piccola ghiandola a forma di farfalla, posta immediatamente sotto il pomo di Adamo, è considerato una neoplasia rara in quanto costituisce il 2% di tutti i tumori. Si può manifestare a tutte le età, con massima incidenza tra i 25 e i 60 anni e con una maggiore prevalenza nel sesso femminile. Anche la sopravvivenza è molto elevata, superando il 90% a 5 anni nelle forme differenziate, ma è necessario effettuare una diagnosi prece. Per questo il Gemelli Molise ha promosso l’iniziativa, in programma oggi dalle ore 14, pensata soprattutto per la fasce sociali più deboli. Visite ed esami verranno eseguiti personalmente dal neo direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale ed Oncologica, Pier Francesco Alesina, che da pochi giorni ha assunto la direzione del reparto. Esperto a livello internazionale nel campo della chirurgia endocrina, Alesina è anche membro del Research and Educational Committee della Società Europea di chirurgia endocrina.
L’impegno del Gemelli è di organizzate altre iniziative simili per coinvolgere chi oggi è rimasto fuori dallo screening.