L’affidamento alla Siram spa della manutenzione edile e tecnologica degli ospedali e poliambulatori del Molise è «la messa in regola di una situazione ai limiti della legalità. Non può essere che ci siano in atto proroghe di contratti del 2002».
Oreste Florenzano si dice stupito del clamore mediatico, o meglio dell’orientamento negativo di questo clamore, suscitato dalla sua decisione di chiudere la partita relativa alla manutenzione aderendo a una convenzione Consip: «È quella la via maestra», sottolinea. «Abbiamo realizzato un’operazione che si traduce in un grande risparmio. Non solo 1.9 milioni all’anno, quindi quasi 10 milioni per la vigenza quinquennale della convenzione. Ci sono anche 4.5 milioni di lavori gratuiti che ci consentiranno di effettuare interventi, penso alla facciata del Cardarelli, necessari per rimediare a situazioni oserei dire drammatiche che ho trovato», aggiunge.
Il direttore dell’Asrem non ci sta e contesta l’immagine venuta fuori di lui: il manager campano che ha portato fuori dal Molise quasi 50 milioni di euro tagliando fuori le ditte locali. «Per le casse del Molise questo è un risparmio ingente, 14.5 milioni all’anno, che potranno essere utilizzati per fare altre cose in Molise. Ed è un’operazione che contribuisce a risanare i conti di questa azienda. Anche questo è il mio lavoro, anzi è il mio compito principale», premette quindi.
Gli operai coinvolti, assicura, sono tutelati dalla «clausola del passaggio di cantiere. Le norme a tutela dei lavoratori ci sono e sono rispettate, io mi sono premurato di questo. Stiamo seguendo l’iter e i passaggi previsti dal codice degli appalti, che regola pure le adesioni a Consip. Non togliamo lavoro agli operai molisani», ribadisce.
Non c’è stata informativa formale ai sindacati, conferma il dg che tuttavia precisa ancora che l’azienda sanitaria sta seguendo le regole del passaggio di appalto. Né lui ha avuto interlocuzioni con le imprese a cui Simar Veolia subentrerà. «Non sono io a dover interloquire con loro. Le ripeto – sottolinea – che stiamo seguendo le procedure di legge e sono le aziende a dover interloquire per il passaggio che, come voglio rimarcare di nuovo, prevede tutele per le maestranze, che rimarranno». Nei mesi scorsi, tuttavia, mentre l’azienda stava attivando la convenzione, alcune organizzazioni sindacali avevano chiesto chiarimenti. Non tutti erano all’oscuro di tutto, il senso delle parole del direttore di via Petrella.
Come ricostruito anche su queste colonne ieri, la manutenzione è uno dei settori per cui Asrem è nella black list per via di contratti molto risalenti del tempo e varie volte prorogati, mentre le norme (insieme al principio di convenienza) impone di procedere con appalti che garantiscano efficacia ed efficienza nella scelta del partner della sanità pubblica. Lo status quo era comunque destinato a cambiare. Alla domanda sulla gara approvata dall’Asrem tre anni fa e quindi sul perché quella strada non sia stata percorsa, Florenzano risponde che non poteva più aspettare: «La centrale di committenza non l’ha portata a termine e non possiamo stare con tutte le gare appese. Le gare in proroga non sono legittime. C’è stata, per altre gare, una forte accelerazione da parte della Cuc e ne siamo contenti. Ma su questo fronte io avevo l’obbligo di intervenire».
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