L’obiettivo, non dichiarato dai vertici politici e da quelli manageriali più presenti sui media ma ammesso da chi lavora dietro le quinte, è di avviare la macchina il 4 gennaio, non più tardi. Ci sono realtà e regioni che sono già pronte e partiranno forse anche prima con la campagna vaccinale anti Covid. Sono quelle che non hanno i problemi di personale sanitario che ha il Molise: irrisolti sul fronte della diagnostica e dell’assistenza Covid (evidenti le carenze nell’effettuazione e ancora di più nella refertazione dei tamponi nonché nei reparti ospedalieri) e che si ripercuotono ovviamente sul nuovo importantissimo fronte da aprire: la campagna vaccinale contro SarsCov2.
È l’argomento che ha rubato la scena, durante i lavori del tavolo Covid del Consiglio regionale, al piano vaccinale che riguarda la prima fase (vaccinazione di personale sanitario e non di ospedali e strutture sanitarie territoriali e convenzionate oltre a ospiti e operatori di rsa), denominato ‘ad interim’ e su cui – assicurano dalla direzione Salute – si sta già lavorando per implementarlo: vale a dire la carenza di personale da destinate all’attività di profilassi. Su questo tasto hanno battuto il governatore Donato Toma e soprattutto il dg Asrem Oreste Florenzano. Ed è anche l’elemento condizionante del piano vaccinale, che relativamente al fabbisogno di organico dice solo: «L’Asrem provvede, nell’ambito delle proprie disponibilità, alla istituzione di equipe vaccinali nelle more del reclutamento di personale dedicato di cui all’avviso pubblico istituito dal commissario nazionale straordinario. Verrà utilizzato, altresì, personale volontario medico, infermieristico e amministrativo, giusta richiesta del presidente della Regione. Inoltre, la Regione autorizza Asrem a forme di reclutamento attraverso incarichi libero professionali ovvero attività aggiuntiva».
Prestazioni aggiuntive autorizzate, sembra, anche per gli infermieri che sono ancora una volta centrali: ogni equipe infatti deve essere composta da un medico, due infermieri, un Oss e un addetto amministrativo. Per gli infermieri è in dirittura d’arrivo un avviso interno dell’Asrem, destinato a chi voglia effettuare attività aggiuntiva: tempi di risposta rapidissimi. Posto che, appunto, si vuol partire almeno ai primi di gennaio.
Altro punto su cui Toma e Florenzano hanno riferito al tavolo Covid ieri mattina, lo stoccaggio delle dosi e l’individuazione dei punti vaccinali: ospedalieri, territoriali e delle strutture sanitarie convenzionate (che provvederanno con il proprio personale). Nelle 96 rsa (57 in provincia di Campobasso e 39 in quella di Isernia) provvederanno alla somministrazione le equipe Asrem.
Quanto allo stoccaggio, in attesa che vengano consegnati i tre congelatori necessari per il vaccino Pfizer acquistati da una gara del soggetto aggregatore del Piemonte (e che quindi consentiranno il deposito anche al Veneziale al momento sprovvisto di un frigorifero con le caratteristiche richieste), questo avviene nei frigo dei centri trasfusionali del San Timoteo e del Cardarelli. Da lì la farmacia curerà la destinazione in base alla programmazione delle vaccinazioni che sarà curata dalla direzione aziendale. Stoccaggio non vuol dire somministrazione, hanno ribadito Toma e Florenzano. I punti vaccinali ospedalieri sono stati individuati al Cardarelli, al San Timoteo, al Veneziale e al Caracciolo. Per vaccinare il personale sanitario che svolge funzioni extra ospedaliere possono essere implementati punti territoriali a Venafro e Larino. I cui dipendenti, chiariscono dalla direzione Salute, sono comunque compresi nel numero complessivo di circa 11mila persone da vaccinare nella prima fase e in riscontro al quale al Molise (così come alle altre regioni) è stato assegnato un quantitativo di 9.294 dosi: il 10% in meno in ragione del fatto che il vaccino è facoltativo e presumibilmente non tutti (ci si augura però il più possibile) aderiranno alla campagna.
Nel piano, che avrà la forma del decreto commissariale, molte previsioni ampie e generiche, come pure molti ‘potranno essere’. Sempre per via, pare di capire, dell’incertezza sul personale che Asrem potrà schierare. In attesa che arrivino i nostri: che cioè dalla call di Arcuri accada il miracolo e abbiano risposto medici e infermieri che vogliono, in numero sufficiente, condurre la battaglia contro il Covid in Molise.
ritai