La testimonianza: tanta umanità nel reparto di malattie infettive di Campobasso

Salve, vi scrivo perché sento la necessità morale di raccontare la mia esperienza. Dal 15 dicembre 2020 al 2 gennaio 2021 sono stato ricoverato presso il reparto malattie infettive di Campobasso per Covid Sars 2, coordinato dal bravissimo dottor Santopuoli e la sua equipe. Non mi sono documentato ma, so che ci sono state varie storie contrastanti in merito all’efficienza del reparto in questione ma, vorrei condividere la mia esperienza perché credo sia degna di merito. Vorrei poter fare nel mio piccolo un plauso a tutto il reparto di malattie infettive sia ai medici sia agli infermieri, i quali, a mio parere, oltre ai loro tanti doveri pagano purtroppo la grande carenza di organico ed ovviamente ci può stare che apparentemente possa sembrare disorganizzato ma, in realtà, lavorano alacremente tante ore con quelle tute e maschere claustrofobiche e men che meno con il costante rischio di infettarsi e infettare i loro familiari a casa. Purtroppo è tristemente risaputo che chi combatte questa brutta malattia innanzitutto è solo senza il conforto di un familiare, oltre a quelle terribili maschere cosi tanto odiate ma al contempo cosi preziose e utili per respirare. Ciò che mi preme evidenziare è che nonostante la mole e le condizioni di lavoro non certo ottimali, sia i medici sia gli infermieri vanno al di là dei loro doveri istituzionali, ben consci del dramma che il paziente sta attraversando. Hanno sempre una parola buona, un incitazione a reagire a chi in quel momento sente di abbandonarsi, anche i medici oltre alla loro professionalità sono sempre pronti a darti forza come se fossi un loro familiare. Posso solo dire di aver trovato tanta umanità in questo reparto, dove la medicina si ferma entra ed in campo l’umanità fatta di piccoli gesti quotidiani che in quel contesto hanno un grande valore per chi soffre. Giovanni Menadeo

Stampa Articolo