Dall’inizio dell’emergenza a fine 2020 le denunce per infortunio sul lavoro da Covid sono state 225 (lo 0.2% delle complessive 131.090 in Italia). Una con esito mortale, a dicembre in provincia di Isernia e riguarda una persona che svolgeva la professione infermieristica. Il dato è sempre lo 0.2% dei 423 morti sul lavoro per Covid che si sono registrati nel Paese nello stesso periodo.
Sono i dati dell’Inail, che danno conto dei casi accertati di infezione da coronavirus sul luogo di lavoro. Bene specificarlo, visto che i soli medici morti di Covid sono 300 (fonte Fnmoceo).
L’impennata in regione, come nel resto d’Italia, durante la seconda ondata, in particolare a novembre, mese in cui si è concentrato il 35.6% delle 225 denunce di infortunio. Rispetto alla data di rilevazione del 30 novembre le denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 sono aumentate di 55 casi (+32.4%), 30 dei quali avvenuti a dicembre, 18 a novembre e 7 ad ottobre. L’aumento ha riguardato tutte le province ma più intensamente in termini relativi quella di Campobasso (+41.7%).
L’andamento regionale dei contagi denunciati è analogo a quello nazionale ma ne differisce per intensità, spiega l’Inail: inferiore alla media italiana in occasione della prima ondata, superiore nella seconda.
Tornando al numero complessivo, 153 le denunce in provincia di Campobasso e 72 in quella di Isernia, 156 le donne e 69 gli uomini.
Quanto alle classi d’età, dai 50 ai 64 anni quella più colpita con 117 infortuni Covid da lavoro, segue la fascia 35-49 anni con 81.
Il 71% delle denunce codificate per attività economica riguarda il settore sanità e assistenza sociale (20,2% delle denunce) e gli organi preposti alla sanità, come le Asl, dell’amministrazione pubblica (50.8%); le professionalità più colpite sono infermieri, medici, operatori socio sanitari e operatori socio assistenziali. Nel settore noleggio e servizi si registra il 5.6% delle denunce: coinvolti glinaddetti alle pulizie e alle attività personali e sanitarie. Nel trasporto il 4.8% e infine il 4% dei casi nel settore attività finanziarie e assicurative.
Con riguardo, invece alle professioni, tra i tecnici della salute, l’89% è rappresentato da infermieri, nelle professioni dei servizi sanitari gli Oss rappresentano il 93% del totale dei casi. Inoltre, trai direttori, dirigenti ed equiparati dell’amministrazione pubblica e nei servizi di sanità, istruzione e ricerca l’85% dei casi riguarda dirigenti sanitari. L’85% delle denunce di infortunio tra gli impiegati è relativo ad assistenti e impiegati amministrativi e il 15% alla segreteria. Infine, fra gli specialisti dell’educazione, il 90% dei casi ha riguardato gli insegnanti di sostegno.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.