Sei ispettori del ministero della Salute e un’aliquota del comando Nas di Campobasso. Dalle 11.30 alle 17 di ieri pomeriggio sono rimasti al Cardarelli di Campobasso. Insieme a loro la direzione medica del presidio e i direttori generale e sanitario dell’Asrem Florenzano e Scafarto.
La verifica disposta dalla direzione generale del dicastero guidato da Speranza ha come obiettivo di accertare come sono state attuate le linee guida sull’emergenza Covid, dettate nelle circolari a partire da fine febbraio 2020, e quindi come è stata organizzata la risposta di assistenza e il potenziamento dei servizi ospedalieri.
A Campobasso è stata comunicata una due giorni di verifica, anche se uno dei componenti del nucleo ispettivo ieri è dovuto ripartire. Se l’attività sia stata completata ieri lo si capirà nelle prossime ore, negli ospedali spoke però (per esempio a Termoli) non risulta che il gruppo sia andato ieri.
Ispezione dall’indubbio valore mediatico, visto che l’Sos a Roma sulla gestione Covid è stato lanciato da mesi da più parti. Il primo è stato il sindaco di Campobasso Gravina che ha chiesto a Speranza di inviare gli ispettori al Cardarelli. Criticità da accertare sono poi emerse, sulla scorta dei verbali del Nas, anche in relazione agli ospedali di Termoli, Isernia e Agnone. Altre ancora le ha denunciate con relazioni inviate nella Capitale il commissario della sanità Giustini. Riguardano, fra le altre cose, sia la separazione dei percorsi e dei reparti Covid e non Covid, il mancato corretto funzionamento dei campanelli in uso ai malati assistiti al quinto piano del Cardarelli, l’assenza di apparecchi per rilevare la temperatura all’ingresso (Agnone) e la carenza nonché l’organizzazione del personale.
Alla direzione regionale della Salute e alla struttura commissariale, contestualmente all’avviso dell’ispezione, sono stati richiesti documenti e relazioni. Che poi saranno confrontate con il verbale degli ispettori. Lo sguardo del Ministero, dunque, pare che si allungherà su tutto ciò che è stato fatto o non fatto (naturalmente in relazione alle competenze) in Molise dall’inizio dell’emergenza ad oggi.
Dal generale Angelo Giustini poco più di un «no comment». Gli ispettori ministeriali, dice, «stanno facendo il loro lavoro. Ne aspettiamo l’esito».
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