Su 39 posti di terapia intensiva disponibili in Molise (senza riaprire qui la ferita mai curata del ‘se e quanti sono realmente disponibili’), Agenas ne riporta 13 occupati. È la rilevazione giornaliera (aggiornamento 22 febbraio), che corrisponde ai numeri inviati alla stampa dall’Asrem col bollettino del 21. E così anche nei giorni precedenti.
Dati, si evince consultando i bollettini Asrem, che sono riferiti al solo Cardarelli. Che non è però l’unico ospedale che al momento sta curando pazienti Covid nella rianimazione. Sono 4 i posti letto di terapia intensiva del Gemelli Molise occupati da persone affette da SarsCov2. La notizia, confermata da fonti autorevoli, aggiunge interrogativi sulla gestione, quanto meno mediatica, della sorveglianza epidemiologica.
Il 21 febbraio, da quanto risulta, i 4 posti al Gemelli erano già occupati, lo sono da più di qualche giorno: la saturazione di posti di rianimazione era già quel giorno di 17 su 39 (non 13 su 39). Il 22, inoltre, Asrem ha inviato un bollettino in cui i pazienti in terapia intensiva al Cardarelli sono 17 (12 e altri 5 evidentemente nel blocco operatorio in attesa della Cross). Alla riga Gemelli c’è scritto 16. Il giorno prima, 6. Senza altra specificazione (medicina, malattie infettive o terapia intensiva).
Allora la domanda viene spontanea: ma a Roma lo sanno che al Gemelli sono ricoverati 4 pazienti Covid oltre a quelli che Asrem comunica per il Cardarelli?
Non è una domanda retorica, perché riguarda il calcolo della saturazione dei posti di rianimazione – sul cui totale già ci sono dubbi e polemiche – e la certezza su quanti posti sono liberi e per quali patologie (Covid o no). Non esattamente una questione marginale.

ppm

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