Accolti dal commissario Angelo Giustini, i rappresentanti del Comitato cure domiciliari Covid sono usciti da Palazzo Vitale soddisfatti dai contenuti e dal clima del primo incontro con le autorità sanitarie molisane.
In via Genova la delegazione era composta dall’avvocato Erich Grimaldi, presidente del sodalizio che in tutte le regioni d’Italia sta portando la battaglia per la terapia anticipata del virus a domicilio,
la dottoressa Cristiana Gagliardi, il dottor Roberto De Socio, medico di medicina generale di Oratino, e l’avvocato Carmelina Salvatore, socio ordinario del comitato.
«Il dottor Giustini ha ascoltato le proposte del Comitato – ha spiegato Grimaldi dopo la riunione -, ha capito cosa abbiamo realizzato a livello nazionale, ha dato giù uno sguardo allo schema terapeutico illustrato nei minimi dettagli dalla dottoressa Gagliardi e si è dichiarato molto sensibile alla nostra proposta. Proposta che rappresenta, a nostro parere, una possibilità importante di aiutare i molisani che ormai si sentono e si trovano abbandonati». L’obiettivo, ha aggiunto, è discostarsi dai protocolli ministeriali di assistenza e «avere un approccio più aggressivo alla malattia per evitare un ulteriore collasso che porti molte persone all’interno delle tendopoli».
Durante il summit è stato consultato anche il presidente dell’Ordine dei medici di Isernia Crudele e si è concordato che Giustini avrebbe portato la proposta all’unità di crisi. «Poi ci riconvocherà – ancora Grimaldi – per discutere della possibilità di adottare questo schema terapeutico con altri medici di famiglia molisani».
«Essendo anche un medico – ha raccontato la dottoressa Gagliardi ha compreso perfettamente la necessità dell’intervento rapido e quindi della conoscenza da parte di tutti i medici del territorio di questo protocollo per iniziare a trattare velocemente i pazienti per evitare di arrivare al punto in cui devono essere per forza ospedalizzati. E si è mostrato quindi sensibile e disponibile».