Giornata campale, quella di ieri, sul fronte dell’emergenza Covid. In serata il presidente della Regione Donato Toma ha riunito l’unità di crisi, sabato ci sarà un nuovo summit per capire se i dati epidemiologici, e quelli sulla circolazione delle varianti che nel fine settimana potrebbero arrivare, consiglieranno maggiori restrizioni su tutto il territorio molisano.
Intanto ieri mattina e nel pomeriggio si sono svolti sopralluoghi e incontri fra le autorità sanitarie regionali, il dg Asrem Florenzano e il commissario Giustini, e gli alti ufficiali dell’Esercito giunti in Molise dopo la richiesta attivata in seguito all’approvazione della mozione del Pd da parte del Consiglio. Dalle indiscrezioni trapelate, sarebbe arrivato il generale Battistini a Campobasso. Con la Difesa, la sanità molisana avrebbe concordato l’arrivo di medici anestesisti e non solo, a supporto dell’incremento di posti letto di area medica e di intensiva che si sta realizzando su più fronti in queste ore. «Pare anche che alcuni medici militari in servizio in Calabria siano stati preallertati per lo spostamento in Molise», così la capogruppo dem Micaela Fanelli.
Intanto il commissario Giustini ha approvato il decreto con cui recluta i 23 medici venezuelani che avevano dato la disponibilità a venire in Molise e fissa anche il compenso: 60 euro lordi orari per incarichi libero professionali o co.co.co. a specialisti e 40 euro orari ai non specializzati. Durata, impegno orario e aspetti organizzativi saranno curati dall’Asrem, delegata a sottoscrivere i contratti. Queste le specializzazioni: 2 sono anestesisti, 1 pneumologo, 1 cardiologo pediatra, 1 epidemiologo, 2 otorinolaringoiatri, 3 internisti, 1 pediatra, 1 oncologo, 1 chirurgo estetico, e 10 medici di medicina generale. Inoltre, 12 di loro si trovano già in territorio italiano, 5 in Spagna e 6 in Portogallo.

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