A distanza di un anno dall’inizio della pandemia non c’è ancora un accordo per il bonus Covid tra la direzione della Salute e le parti sociali che rappresentano la dirigenza medica. Fumata nera anche nell’ennesimo incontro che si è tenuto il primo marzo. A renderlo noto è il segretario regionale della Fials Carmine Vasile che non esclude – e non senza esprimere la propria amarezza – che il finanziamento potrebbe essere speso per fare altro. «In qualità di professionista della sanità e di rappresentante sindacale sono sconsolato – dice Vasile -. Nessuno è capace di assumersi le proprie responsabilità ed i problemi anziché essere risolti continuano ad essere rincorsi.
Non capisco nemmeno l’ostilità della dirigenza medica, posto che il restante personale della sanità ha vissuto allo stesso modo tutte le fasi della pandemia sin dall’inizio». Ricordiamo che si tratta di soldi statali stanziati in due riprese con il Decreto Cura Italia del 17 marzo e con il Decreto Rilancio del 19 maggio scorso, convertiti in legge rispettivamente il 24 aprile e 17 luglio 2020. Le risorse economiche previste in quei decreti sono state stanziate con una destinazione ben precisa: rimpinguare, in via eccezionale, i fondi contrattuali della dirigenza medica e sanitari e del comparto sanità.

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