Operamed è più di una ditta specializzata in allestimenti per la sanità , realizza solo sale operatorie e terapie intensive. Per l’emergenza Covid, fra gli altri, ha nel suo portfolio l’ospedale di rianimazione di Milano Fiera. E numerosi altri lavori: a Civitanova Marche, a Perugia, Viterbo. Nonché i tre cantieri in Molise. Quello di Campobasso ha concluso il suo lavoro.
Stamane gli ultimi dettagli, con le apparecchiature elettromedicali. Per esempio i monitor multiparametrici per ognuno dei 10 letti collegati alla sala di controllo come le telecamere che sono già in funzione, una per ogni stanza. Così il monitoraggio del paziente, a partire dai parametri vitali ma anche visivamente, è completo.
La struttura removibile adiacente al Cardarelli – c’è un passaggio interno che porta nel modulo dalla radiodiagnostica – è una delle tre chieste dal presidente della Regione a novembre alla struttura commissariale allora di Arcuri. «In base a una ricognizione del fabbisogno effettuata dall’Asrem, venne fuori che era necessario disporre di ulteriori posti letto di intensiva», riassume Donato Toma prima di accompagnare i giornalisti nel rapido sopralluogo all’interno della struttura modulare.
Altri 10 posti a Termoli, la consegna è prevista la prossima settimane. E 6 a Isernia dove se ne parlerà dopo Pasqua. In totale 26 letti che saranno utilizzati, aggiunge il dg Asrem Oreste Florenzano, in base alle necessità . Sono posti di intensiva che però possono essere usati anche come area grigia e sub intensiva. E questo sarà il loro utilizzo nell’immediato. Perché per adesso la disponibilità di rianimazioni (comprensive di quelle messe a disposizione da Gemelli e Neuromed) soddisfa il fabbisogno e anche confidando in un abbassamento della curva «riteniamo di riuscire a non utilizzarli come terapie intensive», ancora Florenzano.
Non è probabilmente indifferente il tema del personale da adibire a un posto di rianimazione: gli anestesisti sono merce rarissima. In sostanza, dice il direttore dell’azienda sanitaria, il fatto che la struttura sia «adiacente e collegata al Cardarelli consente di ottimizzare il personale che abbiamo». Compresi i medici e infermieri del bando Protezione civile e i medici venezuelani (ma pure in questo caso gli anestesisti sono merce rara). Il reclutamento comunque prosegue e riguardo all’avviso a tempo indeterminato per 45 infermieri, su sollecitazione di Toma, Florenzano dice che prevede, nella presentazione del curriculum, la valorizzazione dell’esperienza per Asrem anche svolta a partita Iva.
Per il resto, nessuno sa quanto durerà l’emergenza pandemica e pur con l’augurio di non farne l’uso specifico per cui è stato allestito, il modulo è solido. Sarà utilizzato «per ciò che sarà necessario».
I lavori sono cominciati il 22 febbraio, spiega il direttore tecnico Fabio Durante. Un mese dopo la struttura con le più moderne tecnologie è pronta. Spazi ampi, dieci stanze ognuna con bagno e locali tecnici, gli impianti tutti nuovi e a servizio del modulo. Dall’interno vi si accede da una porta che mostra invece tutte le sue primavere. Sembra di stare davanti a una dependance domotica attaccata a un vecchio casale.
ritai