Tutto pronto per il ritorno a scuola, in Molise le lezioni partiranno il 14 settembre. La campanella suonerà per 34.398 studenti, circa 700 in meno rispetto allo scorso anno. In 20 anni la popolazione studentesca del Molise è passata da quasi 50mila alunni (dati del 2003) a poco più di 34mila: oltre 15mila studenti in meno.
Il “conto” lo ha stilato l’Ansa Molise confrontando i numeri attuali, contenuti nel report diffuso ieri dall’Ufficio scolastico regionale, con quelli del passato.
Nessuna criticità per l’inizio del nuovo anno, ha dichiarato ieri la dirigente dell’Ambito territoriale di Campobasso e Isernia dell’Usr Marialuisa Forte. Le procedure organizzative che riguardano l’assunzione dei docenti, del personale Ata e l’assegnazione delle cattedre annuali si sono concluse positivamente. Al lavoro, dall’inizio dell’estate la struttura regionale dell’Usr e quelle degli ambiti territoriali provinciali di Campobasso e Isernia.
Il 25 agosto si è inoltre conclusa anche la procedura di candidatura per la selezione del nuovo dirigente regionale che prenderà il posto di Anna Paola Sabatini, promossa dal ministro Valditara alla guida dell’Ufficio scolastico del Lazio (dove è in servizio dal 24 luglio scorso). C’è attesa dunque per la nuova nomina riguardante il che sarà effettuata direttamente dai vertici del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
In tutta Italia gli studenti alle prese con gli ultimi giorni di vacanza sono circa 7 milioni. Puntuali, poi, anche alcuni temi che ogni anno si ripresentano, fra cui quello del precariato: secondo i sindacati saranno oltre 200 mila i supplenti annuali ai quali sono da aggiungere quelli con supplenze più brevi e questo nonostante il ministero dell’Istruzione abbia varato nei mesi scorsi un piano straordinario di reclutamento.
Tra le novità di quest’anno, ci sono le figure del docente tutor e del docente orientatore: da settembre infatti saranno pienamente operativi circa 50.000 docenti tutor e orientatori, che aiuteranno gli studenti delle circa 70.000 classi dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di II grado a effettuare scelte consapevoli e costruire un percorso di studi e di lavoro che faccia emergere i talenti di ciascuno. Il tutor avrà anche il compito di favorire il recupero per i ragazzi che manifestano maggiori difficoltà, consentendo al tempo stesso a quelli che hanno particolari talenti di potenziarli. Questi docenti hanno ricevuto nei mesi scorsi una formazione specifica: hanno inoltrato la richiesta di partecipazione ai moduli formativi 52.176 professori per il tutor e 4.252 per diventare docente orientatore.
Tra le notizie preoccupanti che riguardano il mondo della scuola e non solo, il fatto che sta divenendo sempre più evidente la mancanza, soprattutto alle scuole primarie e nei piccoli centri, di bambini, il che rende difficile la formazione delle classi primarie. Al tempo stesso, alle superiori, e in particolare nelle grandi città, continua ad essere presente il problema delle cosiddette “classi pollaio” formate da oltre 30 studenti.
Il trend – secondo quanto rappresentano i dirigenti scolastici e i sindacati della scuola – rimane lo stesso degli ultimi anni perché la stessa è la normativa che pone a 27, nelle scuola superiore, il numero minimo di studenti: quindi le prime classi anche quest’anno continueranno ad avere da 27 a 30-31 o più studenti; i numeri si alleggeriscono un po’ solo nelle classi successive, per bocciature e cambi di istituto.
Le famiglie sono invece alle prese con la stangata del caro-libri. Secondo il sindacato dei librai gli aumenti si attesteranno ben oltre il 10% rispetto allo scorso anno, con una spesa che può superare i 500 euro per gli studenti delle scuole superiori. Tanto più che, come denunciato da Paolo Notarnicola, coordinatore della Rete degli Studenti Medi, il problema è aggravato dal fatto che i testi di riferimento vengono cambiati con piccole modifiche o aggiunte, ma i ragazzi devono comunque comprarli ex novo.

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