Comunque la si pensi, inimmaginabili. Purché non ingestibili. Le conseguenze sulla Pubblica amministrazione della rivoluzione digitale che sta vivendo in questi mesi la sua massima espansione saranno così: non definibili a priori, comunque massive. Sarà fondamentale, per i processi democratici e decisionali, riuscire a difendersi dai tentativi di distorsione che diventeranno a quel punto fin troppo semplici.
Nella direzione dell’accrescimento delle competenze in un settore cruciale, quale è quello della sicurezza, va il protocollo siglato ieri da Prefettura di Campobasso, Scuola allievi agenti “Rivera” della Polizia, Scuola allievi dei Carabinieri e Università degli studi del Molise.
«L’obiettivo – ha detto il prefetto Michela Lattarulo – è ottimizzare la crescita culturale, attraverso una valorizzazione di tre formidabili poli di alta formazione, come le scuole allievi e l’ateneo».
L’intesa impegna le parti “contraenti” a organizzare congiuntamente eventi e opportunità di analisi sui temi della sicurezza pubblica.
Temi molto concreti e vicini ai cittadini, molto più di quel che si pensa. «Basta sfogliare i giornali per realizzare che c’è un attacco hacker al giorno. E non è così semplice organizzare una difesa, gestire le procedure. Penso al fascicolo sanitario elettronico – l’esempio del rettore Luca Brunese – e alla riservatezza dei dati, il fascicolo prima era organizzato su base regionale, oggi è su base nazionale. Significa che un attacco hacker a Trieste può creare danni anche alla rete del Molise».
“L’era digitale e le nuove frontiere della sicurezza”, il titolo del primo focus che si è svolto nell’aula magna d’ateneo a Campobasso. Le due lezioni inaugurali del percorso sinergico fra Unimol e Prefettura del capoluogo sono state affidate ai professori Ruggiero Dipace (direttore del dipartimento giuridico) e Rocco Oliveto (docente in Software analytics for cybersecurity al dipartimento di Bioscienze e Territorio) che hanno approfondito le implicazioni dell’era digitale sulla sicurezza e sul diritto offrendo spunti di riflessione fondamentali per un pubblico interessato non solo agli aspetti tecnici, ma anche a quelli culturali e sociali.

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