Come curare i propri figli, evitando di allarmarsi con l’insorgere della febbre e di somministrare autonomamente farmaci. Di questo si è parlato nel corso del seminario organizzato nell’aula Ippocrate della Facoltà di Medicina, in contrada Tappino, a Campobasso. L’incontro è stato promosso dalla locale sezione del Sism, Segretariato italiano degli studenti in medicina, con l’obiettivo di affrontare una tematica di interesse generale e che sta a cuore alle famiglie. L’evento ha registrato la partecipazione di molti genitori, oltre che di numerosi studenti, desiderosi di apprendere alcune regole basilari per approcciarsi al meglio ad una situazione di emergenza.
“Nella maggior parte dei casi nei bambini in età pediatrica siamo di fronte a malattie virali – ha spiegato Antonella Giannattasio, docente di Pediatria del Dipartimento di medicina – e comunque non è opportuno farsi prendere dal panico quando vediamo il piccolo sonnolento, non rispondente alle sollecitazioni di gioco o quando non vuole mangiare. Questi sintomi fanno capire che c’è un problema, quindi bisogna consultarsi subito col pediatra di base e poi nel caso portare il bambino in Pronto Soccorso. In Molise esiste già un’ottima rete tra ospedale, università e territorio, quindi è possibile raggiungere risultati sempre migliori”.
Soddisfatto Raffaele Ammollo, curatore dell’evento per il Sism, il quale ha spiegato le diverse attività di un’associazione impegnata in iniziative a scopo benefico, oltre che nell’assistenza alle matricole.
“Organizziamo convegni e manifestazioni volti a raccogliere fondi per enti che si occupano di solidarietà – ha spiegato – siamo però molto impegnati anche nella promozione di laboratori specifici per gli studenti di medicina, in scambi culturali e molti di noi svolgono il ruolo di tutor per agevolare il lavoro dei colleghi. Domani e dopodomani inoltre saremo protagonisti di un torneo sportivo contro l’omofobia, che si svolgerà nel campo del CUS, della facoltà di Giurisprudenza”.
Tra i relatori il pediatra Enzo Di Blasio e altri docenti del Dipartimento di medicina.
L’evento è stato patrocinato anche dell’ordine dei medici di Campobasso.
