Anche la Uil Molise prende posizione sull’esodo dei docenti legato all’attuazione delle norme della legge sulla ‘Buona scuola’.

Lo fa con una lettera aperta del proprio segretario regionale Nicolino Fratangelo al governatore Frattura ed al presidente del consiglio regionale Cotugno.

“Siete certamente a conoscenza della situazione in cui versano i docenti – scrive – dopo l’approvazione della legge. La prima applicazione, nell’ultimo anno scolastico, ha creato continui problemi a tutti gli operatori: Ata, Dirigenti, Docenti e persino Uffici Scolastici Territoriali, nonostante i continui proclami del Ministro, tant’è che persino il Presidente del Consiglio ha ammesso in una sua dichiarazione di aver commesso qualche errore. All’indomani della pubblicazione dei movimenti per la scuola primaria, i risultati hanno evidenziato fin da subito una serie di errori ed incongruenze che generano reclami, richiesta di interventi, presentazione di ricorsi e diffide. Insegnanti con 70 e più punti spediti a Bergamo piuttosto che a Padova ed insegnanti con 12 punti, stessa fase, stessi requisiti assegnati in Molise. Tante maestre stanno facendo in queste ore le valigie e non di certo per andare in vacanza in località di mare con la famiglia. Per andare lontano, abbandonare il Molise: una strada senza ritorno. Ferie saltate e piani familiari sconvolti come effetto di un esodo senza precedenti, per questi docenti la cattedra di ruolo ha davvero un sapore amaro. Non si sa quali percorsi abbia seguito l’algoritmo nell’elaborare i dati, è certa, però, la presenza di macroscopiche incongruenze che rendono ancora più indigesto un boccone di per se già amaro. I nostri docenti devono essere messi in sicurezza e non è tollerabile che intere famiglie vengano trascinate nella prostrazione senza nemmeno saperne il perché. Siamo abituati a pensare che uno Stato civile debba dare delle risposte ai propri cittadini e, per dirla tutta, sul punto, è la legge stessa che ne sancisce l’obbligo. La politica ha il dovere di dare un chiarimento al più presto su questa scabrosa vicenda, affinchè vengano riviste le assegnazioni senza alcun favoreggiamento, in maniera onesta”.

Un Commento

  1. Renato Meo scrive:

    Ma di che si lamentano i nostri ricercatori vanno a lavorare a l’estero con un curriculum certamente superiore (lauree, specializzazioni, master nonché pubblicazioni).

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