Giornaliste per un giorno. Due alunne della classe 3^ A della Scuola secondaria di 1° grado “Francesco D’Ovidio” di Campobasso, accompagnate dalla professoressa Annamaria Fazioli, hanno incontrato nel suo ufficio il Questore di Campobasso Raffaele Pagano e lo hanno intervistato.

Nell’ambito del laboratorio scolastico di giornalismo, la scuola sta approntando il nuovo numero del giornalino “D’Ovidio News” che avrà come tema la questione della sicurezza nelle e delle scuole.

Gli studenti, guidati dai loro insegnanti, hanno approfondito il tema da due punti di vista: quello strutturale, della sicurezza fisica degli edifici e della loro vulnerabilità a eventi tellurici, oggetto di una intervista al Presidente dell’Ordine dei Geologi di Campobasso Giancarlo De Liso e quello della sicurezza con riguardo sia alle misure passive che alle attività di prevenzione e contrasto del crimine ai danni delle scuole e della comunità educante.

Quest’ultimo aspetto è stato oggetto di una approfondita e mirata intervista al Questore di Campobasso che sarà pubblicata sul giornalino della scuola.

Tante le domande, puntuali e non scontate, che le due studentesse hanno preparato e proposto all’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza.

Hanno chiesto al Questore qual è il suo compito, qual è il significato che per lui ha la sicurezza, se la città di Campobasso può considerarsi sicura e cosa fare per migliorarne gli standard, che tipo di contributo i cittadini possono dare alla Polizia di Stato per il raggiungimento di una più elevata percezione di sicurezza.

Le ragazze sono scese, poi, nel merito di una questione molto sentita dai cittadini: quella dei furti. Hanno chiesto al Questore informazioni sul numero di chiamate al 113 per segnalazioni di furto nell’anno in corso e se Campobasso è a rischio per tale reato. Passando ad esaminare un caso di furto di cui è stato vittima la D’Ovidio qualche tempo fa, è stato chiesto quali iniziative vengono intraprese per identificare gli autori del furto che hanno sottratto attrezzature scolastiche e apparecchiature tecnologiche.

L’evento ha suscitato apprensione tra gli studenti e le insegnanti, tanto che uno dei quesiti posti è: perché le richieste di un sistema d’allarme e telecamere di videosorveglianza, da parte della scuola, non sono state esaudite?

Non si anticipano le risposte fornite dal Questore, in quanto – come detto – il contenuto dell’intervista verrà pubblicata sul giornalino della scuola e sarà anche oggetto di un dibattito tra gli studenti dell’Istituto.

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