Un centinaio almeno le domande presentate in Molise da aspiranti
docenti che hanno chiesto di essere inseriti – per le supplenze brevi e temporanee – nelle graduatorie d’istituto di seconda e terza fascia.
Un iter tutt’altro che semplice, denuncia la Flc Cgil, visto che le scuole chiamate a valutare le domande hanno giudicato diversamente punteggi e titoli. Le istanze, ribadisce il sindacato, «dovrebbero essere gestite dall’Ambito territoriale provinciale per una valutazione univoca».
Molte pagine da riempire, il sistema che non ha funzionato per giorni (con modelli da compilare online) e «nonostante tutto ciò, il Miur ha deciso di chiudere in fretta la partita, scaricando le sue responsabilità sulle segreterie scolastiche invitandole a lavorare anche di notte e nei giorni festivi».
Sono le segreterie a dover inserire nel sistema informatico del Miur la scelta delle sedi operata dagli aspiranti alle supplenze inseriti nelle graduatorie d’istituto. «Dal 2 agosto, nell’homepage del Sidi è stato nuovamente pubblicato l’avviso secondo il quale le segreterie scolastiche potranno operare dalle ore 7:00 alle ore 22:00, comprese le giornate di sabato e domenica. Si tratta di una situazione inaccettabile. Non si possono scaricare – dichiara la Flc Cgil Molise – sul personale delle segreterie le disfunzioni del sistema. Inoltre, nonostante l’avviso pubblicato sulla stessa homepage del Sidi, non sono state ancora aperte le funzioni di “Acquisizione sedi”, “Rettifica sedi” e “Identificazione situazioni anomale”, per l’inserimento manuale del modello B da parte delle segreterie scolastiche». Con la conclusione che gli assistenti amministrativi e le figure Dsga «stanno lavorando in condizioni inaccettabili! E tutto ciò in una situazione in cui il personale di segreteria ha dato e sta dando il massimo, al limite delle forze, perché non solo non può fruire delle ferie ma nemmeno del congedo di malattia là dove necessario, in quanto non sostituibile».
Il sindacato ha chiesto il ritiro della nota del Miur: «Occorrono tempi distesi e rispetto delle prerogative contrattuali. E nel frattempo, a tutela di lavoratori, valuteremo con i legali le strada da percorrere per ottenere la messa in mora dei comportamenti del Ministero».