Qualcosa si muove anche a Campobasso. Fino ad ora infatti l’inchiesta della Procura sulla sicurezza delle scuole della provincia sembra essere passata in sordina.
Nessun commento da parte dell’amministrazione comunale, tutto tace. Gli unici a rompere il silenzio sono stati i sindaci di Larino, Riccia e Gambatesa, quest’ultima ha anche convocato un consiglio ad hoc. Mercoledì sera, però, anche il Convitto Mario Pagano di Campobasso, finito sotto la lente della Procura, ha affrontato la questione convocando un’assemblea urgente con i genitori. In sala, oltre al dirigente del Convitto Francesco Fasciano, anche il commissario straordinario Nunzio Luciano, il consulente legale Demetrio Rivellino, ed alcuni tecnici e ingegneri.
Lo storico edificio, costruito nel 1830, ospite la scuola dell’infanzia, elementari, medie e il Liceo Scientifico Europeo. Insomma, se si contano anche i docenti e il personale Ata si arriva ad un migliaio di persone.
Dunque la preoccupazione è alta, anche se qualche genitore in apertura di assemblea ha parlato del solito «terrorismo psicologico» da parte della stampa. Una tesi non condivisa però dal dirigente Fasciano che ammette: «L’allarme c’è ed è evidenziato dalla relazione della Procura, e corrisponde a verità. Però adesso noi dobbiamo lavorare su questo con altri tecnici. Io posso rassicurare i genitori che prenderò tutti i provvedimenti e farò una comunicazione al presidente della Provincia perché la struttura è di proprietà di Palazzo Magno, però voglio dire che sono duecento anni che questo edificio gode di buona salute». Ma le indagini svolte dalla Squadra Mobile e messe nero su bianco in una nota inviata al prefetto e al Procuratore generale dicono che l’immobile «non è mai stato sottoposto ad interventi di miglioramento sismico né di adeguamento sismico».
E scrive l’ingegnere ausiliario di polizia giudiziaria dopo i sopralluoghi effettuati: «Si può dedurre che il valore della vulnerabilità sismica della struttura è alto, dovuto al fatto che l’edificio nell’attuale conformazione è stato realizzato in muratura portante nell’800 per cui risulta, ovviamente, non adeguato alle vigenti norme sismiche».
«Io chiedo – ha concluso Fasciano – una perizia commissionata da questo Convitto, mentre una seconda perizia la commissioneranno i genitori ad un tecnico a loro scelta. Io rappresento legalmente l’istituto, sono responsabile di tutto e voglio rassicurarlo con un’altra perizia comunicherò poi all’ente le risultanze e se c’è qualcosa di grave agiremo di conseguenza».