«La nostra mission, nella scuola, si compirà quando avremo la certezza di aver dato una opportunità concreta ai nostri ragazzi. Da parte nostra, ce la metteremo tutta e continueremo a lavorare con l’entusiasmo di sempre perché questo avvenga».
Lunedì, dieci e trenta, primo piano di via Garibaldi. Anna Paola Sabatini, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, incontra la stampa per fare il punto sulla scuola e sugli attori principali che la rappresentano: gli studenti, i docenti, il personale amministrativo, le istituzioni. A cominciare dalla famiglia.
Argomento: come sta la nostra scuola oggi. Cosa l’aspetta per il futuro.
Nessuna attesa per i giornalisti, l’accoglienza è calda e affettuosa. Un ufficio in cui campeggia l’immagine del Presidente della Repubblica, le bandiere istituzionali e su una parete un messaggio che solletica riflessioni e ragionamenti: “La crisi secondo Albert Einstein”. E si legge: «Non pretendiamo che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi può essere una grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura…».
E Anna Paola Sabatini del cambiamento ha un’idea chiara. Perché quello che la scuola deve essere, «e ci impegniamo tutti i giorni per lo sia», è un po’ il filo conduttore della sua conferenza stampa.
«Sappiamo che i nostri studenti (quelli molisani) sono tra coloro che a livello nazionale leggono meno e poi sono tra anche tra quelli che non usufruiscono in maniera adeguata del servizio mensa. Bene, su questo ci stiamo interrogando per arrivare a soluzioni adeguate». La prima contempla progetti di lettura nelle scuole riscoprendo la bellezza del profumo delle biblioteche, la seconda «medita, invece, un raccordo tra le varie parti per organizzare un servizio (la mensa) efficiente ed efficace per tutti».
Poi insiste sugli aspetti positivi che distinguono la popolazione studentesca del Molise: «Di contro – prosegue – i nostri ragazzi sono tra i primi nelle prove Invalsi di italiano e matematica come pure sono gli artefici di risultati straordinari nei vari progetti europei cui le scuole hanno aderito». E sono, inoltre, tra coloro che raramente abbandonano gli studi collocando quindi il Molise tra le regioni con il più basso tasso di dispersione scolastica e «rientrando pienamente negli obiettivi di ‘Et 2020’. Il nuovo programma di coordinamento a livello europeo delle politiche per la scuola».
Anna Paola Sabatini non tralascia durante la sua disamina il fattore «edilizia scolastica» ma specifica: «È chiaro che avremmo bisogno di strutture prima di tutto sicure, adeguate, innovative e meglio connesse. Come amministrazione non abbiamo enormi strumenti in merito all’edilizia ma cerchiamo di dare risposte investendo in innovazione didattica e lavorando nel settore digitale. È ovvio che il raccordo istituzionale, il lavoro ‘in rete’ tra tutte le parti interessate al raggiungimento di obiettivi comuni può favorire anche quest’altro aspetto di tipo strutturale e noi non ci sottraiamo».
Non perde mai il savoir faire, mette da parte il linguaggio burocratico e parla con semplicità anche dei numeri della nostra scuola con le relative sfaccettature che questi possono raffigurare. «Quest’anno abbiamo 39.070 alunni (913 in meno dell’anno scorso) di cui 1070 diversamente abili ma quello della denatalità è un problema con cui fare i conti. Noi cerchiamo di dare delle risposte attraverso calcoli mirati degli organici che siano in grado di garantire il numero massimo di punti di erogazione – soprattutto per le fasce di età più basse – nei piccoli centri interni ma anche cercando di offrire un servizio che faccia sentire le famiglie il più possibile accompagnate».
Sono le 11 e qualche minuto, ha quasi terminato, sul finire ricorda i progetti dell’Usr che sono al centro di una «significativa rete di relazioni esterne, accordi e protocolli d’intesa con soggetti e istituzioni non solo del territorio ma anche fuori dai confini regionali. Siamo stati e saremo luogo di manifestazioni nazionali (l’anno prossimo con le olimpiadi di informatica) ma penso nel frattempo alle finali di Badminton e ai campionati di pasticceria. Investiamo molto nello stimolare e sostenere le nostre scuole nella partecipazione a bandi nazionali che portino risorse sul territorio e i riscontri sono ottimi».
Chiude ringraziando i docenti degli istituti regionali «che sono la nostra vera risorsa insieme a tanti dirigenti e rappresentano un’eccellenza in impegno e costanza».
C’è il tempo per un brindisi, doveroso quando l’augurio guarda al futuro dei «nostri ragazzi» perché crescano con «l’aiuto e il contributo di ognuno» camminando verso prospettive reali, tangibili, enormemente positive.
Cristina Niro

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