Sabato scorso è terminato l’anno scolastico e per alunni e docenti sono iniziate le agognate vacanze. Ma il Comitato nazionale scuole sicure non è andato in ferie, anzi. Il referente regionale Nicola Simonetti continua a tenere alta l’attenzione sulle condizioni degli edifici cittadini e stigmatizza l’immobilismo dell’amministrazione comunale in materia di sicurezza.
«Noi del Comitato nazionale scuole sicure – evidenzia in una nota – insieme a tutti i vari comitati, associazioni, gruppi di genitori e semplici sostenitori, abbiamo anche quest’anno trattenuto il respiro ogni singola mattina o pomeriggio mentre chi amministra, giustamente, era preso da mille e mille problemi: dalle strade alla spazzatura, dal trasporto pubblico ai servizi al cittadino, dalla sanità ai servizi sociali, dalle feste di quartiere a quelle dei Santi, dalle intitolazioni ai murales di quartiere, dalla piantumazione del verde pubblico, alle potature allo sfalcio strade. Tutte priorità risolte. Ma – la domanda provocatoria – è priorità la sicurezza dei propri cittadini? È priorità la sicurezza dei lavoratori? È priorità l’istruzione dei propri cittadini? È priorità avere asili nido sicuri? È priorità andare al lavoro tranquilli di aver in sicurezza i propri figli e nipoti? No – l’attacco – per gli amministratori, a quanto pare, non è priorità».
In effetti l’elenco degli istituiti chiusi o finiti sotto la lente dell’Unimol è piuttosto lungo: «Le scuole di via Kennedy, di via d’Amato, di via Crispi “Nicola Scarano”, di Mascione, la Montini e la Enrico d’Ovidio sono chiuse – precisa Simonetti – mentre la materna di via Crispi è da adeguare o da abbattere, la Don Milani è parzialmente adeguata in attesa degli interventi per l’antincendio ed infiltrazioni tetto, la scuola di via Gorizia è aperta ma con una vulnerabilità allo 0,62 circa e l’asilo nido di via Verga va abbattuto o adeguato.
Ad oggi – prosegue Simonetti – non è stata inaugurata nessuna nuova scuola (eccetto quella di via Sant’Antonio dei Lazzari) – e non è stato aperto alcun cantiere per la costruzione di un nuovo plesso scolastico. Allora, ci chiediamo, non sarebbe stato meglio accollarsi le responsabilità amministrative del caso e sedersi ad un tavolo, con tutte le forze interessate, e trovare soluzioni immediate, in sicurezza, e che avrebbero dato nuovo lustro a questa era di amministratori saccenti e distratti da altro? Il prossimo settembre – conclude – siate certi, ci rivedremo con le stesse problematiche».

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