«Oggi inizia un nuovo anno scolastico e per Campobasso, come per ogni altra realtà, il suono della prima campanella rappresenta una ripartenza generale, un ingranaggio che si riavvia. Si respira un’aria positiva che coinvolge un po’ tutti e in special modo quanti ruotano attorno al mondo della scuola: dirigenti, docenti, personale, ragazzi e famiglie, a loro, ad ognuno di loro, giungano i miei saluti e i miei migliori auguri di buon avvio delle lezioni nella convinzione che la scuola è stata, e continuerà ad essere, il cuore pulsante della società, il pilastro su cui si regge la comunità di cui facciamo parte, le fondamenta su cui cresce la futura classe dirigente. Ed è per questo motivo che credo profondamente nel ruolo centrale ed insostituibile della scuola, negli sforzi e nei sacrifici che si compiono ogni giorno nelle aule, nell’impegno che tutti mettono per raggiungere preziosi ed ambiziosi obiettivi di cui andare fieri, perché, e lo dico con assoluta convinzione, la nostra è una scuola d’eccellenza dove metodi e didattica sono ancora accompagnati da buoni e sani esempi di vita e rettitudine, da una formazione che va al di là della semplice istruzione per crescere culturalmente e umanamente. Una scuola che è il nostro fiore all’occhiello, che guarda avanti e che nonostante tutte le difficoltà continua a non perdere di vista il fine principale: formare, nel miglior modo possibile, le donne e gli uomini del domani. Donne e uomini capaci e preparati ad affrontare le sfide del mercato del lavoro, ad integrarsi in una globalizzazione generale fatta di lingue e tradizioni diverse, di una multiculturalità che è un punto di partenza per chi guarda con fiducia al proprio domani. Una missione delicata per quanti lavorano nel mondo della scuola, ma una missione delicata anche per noi amministratori che consideriamo le scuole una priorità assoluta e che ce ne prendiamo cura con quanto abbiamo a disposizione e mettendo in campo le energie migliori per garantire, con non pochi sforzi, la maggior sicurezza possibile. Un’attenzione concreta, che assicuriamo nel rispetto delle leggi, ma soprattutto in virtù di una responsabilità che ci portiamo sulle spalle e di un buon senso che ci permette, con le magre risorse, di ricostruire quando è possibile o rendere più sicure le strutture esistenti. Un lavoro che abbiamo condotto con grande senso del dovere e con quella profonda considerazione verso una comunità che ha tutto il diritto di avere strutture adeguate e soprattutto sicure. Non ci siamo mai arresi, non abbiamo mai abbandonato il nostro programma nemmeno quando abbiamo incontrato sulla strada ostacoli che sembravano insormontabili, e ogni qualvolta il quadro non ci è apparso sicuro, gli edifici li abbiamo chiusi disponendo trasferimenti o doppi turni attirando critiche e malumori. Ma ogni decisione che abbiamo preso è stata sempre e solo frutto di una responsabilità che sentiamo forte, e volta al bene dei nostri ragazzi e di quanti nelle strutture ci lavorano ogni giorno. Delle scuole e sulle scuole si è detto tanto e questa amministrazione per prima, davanti ad un problema che si trascinava da tempo, si è rimboccata le maniche, recuperando fondi, progettando scuole nuove e soprattutto decidendo di far restare i plessi nei quartieri affinché, gli stessi quartieri, non vengano mai privati di un’istituzione che da sempre rappresenta un prezioso collante sociale. Scelte difficili a volte incomprensibili per quanti pensano che l’amministrazione sia dotata di bacchetta magica e che possa far fronte, senza incontrare intoppi, alla chiusura di 18 scuole e alla contestuale ricostruzione. Noi preferiamo guardare in faccia alla realtà e ci siamo mossi, con una serie di interventi, dopo aver commissionato studi ad esperti, cosa più unica che rara, che hanno relazionato sugli immobili segnando la strada da seguire. Una strada ancora in salita, inutile negarlo, ma che dobbiamo percorrere insieme perché è solo ragionando insieme, confrontandoci così come abbiamo fatto finora, che si trovano le soluzioni più consone ad un problema che purtroppo non riguarda esclusivamente Campobasso bensì la stragrande maggioranza delle realtà italiane. La collaborazione che i campobassani hanno dimostrato è stata esemplare e mi auguro che la popolazione continui a stare accanto a questa amministrazione che nella scuola crede e che sulla scuola vuole scommettere ancora. Buon anno scolastico a tutti e che sia un anno capace di farci crescere, diventare più consapevoli e più responsabili, ma soprattutto più autonomi perché solo la cultura ci rende davvero liberi».