E’ bufera all’Unimol per la questione delle tasse universitarie. Come ampiamente previsto lo scorso anno, in occasione dell’approvazione del nuovo piano contributi a sette fasce di reddito, gli studenti hanno iniziato la loro protesta contro gli importi eccessivi relativi alla seconda rata. Una protesta tutt’altro che silenziosa, manifestata nelle segreterie, ai rappresentanti studenteschi e sul web, con critiche e accuse che continuano a fare il giro dei social network. Un anno fa, l’allarme ‘‘aumento tasse’ era stato preso sottogamba dai ragazzi, forse perché il problema non era considerato attuale, a differenza magari della ‘‘grana’ decadenza. Oggi, invece, dopo l’arrivo dei primi maxi-bollettini, la presa di coscienza è stata immediata, così come non si sono fatti attendere gli episodi di disapprovazione.
L’argomento tiene banco soprattutto tra i movimenti studenteschi, uno dei quali – Collettivo 2kappa8 – ha sollevato la questione dell’illegittimità dell’aumento. “Secondo la legge, l’importo ricavato dalla tassazione universitaria non può superare il 20% delle risorse assegnate dal Miur (FFO); la cifra riportata nel bilancio preventivo è di circa 6.800.000 euro e considerato che il FFO ordinario è pari a 29.100.000 euro, la percentuale che ne vien fuori è di circa il 23%, tre punti percentuali in più rispetto alla norma (per rientrare dovrebbe essere pari a 5.820.000 euro)”. I rappresentanti studenteschi in Consiglio di Amministrazione e Senato accademico non si sbilanciano: “Non ci sentiamo di confermare alcun dato” – spiegano. “Né quelli che dipingono l’Unimol come fuorilegge, né quelli che la scagionano. Secondo i dati in nostro possesso, i ricavi della tassazione, al netto dei rimborsi, ammontano a 5.800.000 euro, quindi il rapporto è al 19,93%. Questo non vuole dire, però, che non faremo ulteriori indagini e soprattutto che non lavoreremo affinché vi sia una riduzione della seconda rata. Tuttavia, non dobbiamo commettere l’errore di diffondere dati falsi. Attenderemo i dati ufficiali che ci metterà a disposizione l’ateneo e poi, in un clima di piena collaborazione, affronteremo la questione nella seduta del CdA”.
Il presidente del Consiglio degli Studenti Alessia Venditti ed il suo vice Marco La Storia hanno già avuto un incontro con il Direttore Generale Unimol Lucchese, il quale ha assicurato una riunione per valutare un’eventuale rivisitazione del piano tasse e contributi per il prossimo anno. Insomma, sforato o no il tetto del 20%, la sensazione è che i rappresentanti studenteschi stiano già spingendo per una revisione del piano ed una distribuzione della tassazione più equa. Intanto, però, le polemiche sulla rata di quest’anno non si placano.
A spegnerle parzialmente ci ha provato la stessa Università del Molise, che ha accolto le sollecitazioni del Consiglio degli studenti ed ha emanato una serie di provvedimenti volti ad andare incontro alle difficoltà che in questo periodo vivono gli studenti stessi e le famiglie. “In via eccezionale e tenuto conto della difficile situazione in atto – si legge in una nota dell’Università del Molise – sarà possibile, per tutti gli studenti, la rateizzazione del pagamento della seconda rata, attraverso una richiesta su carta semplice con i propri dati anagrafici e numero di matricola”. “Per tutti gli studenti che non hanno presentato il modello Isee entro i termini previsti (31 gennaio 2012) e si trovano, di conseguenza, automaticamente inseriti nella fascia di contribuzione massima, il rettorato precisa che qualora gli stessi avessero acquisito, nell’anno precedente (1 gennaio – 10 agosto 2011), un numero di crediti pari a 30 avranno diritto all’esonero parziale al 50% della seconda rata; qualora, nello stesso periodo, avessero conseguito tutti i crediti previsti con la media di almeno 27 avranno anch’essi diritto all’esonero totale. Per coloro i quali si dovessero trovare in tali condizioni (di esonero parziale o totale) e avessero già effettuato il pagamento si provvederà, con modalità successive, al rimborso dell’importo”.