Temperature ‘glaciali’ all’istituto Pilla di Campobasso: è quanto denuncia l’Unione degli studenti. A quanto pare, nei giorni scorsi, la colonnina di mercurio all’interno dell’istituto scolastico di via Veneto ha toccato addirittura i 13 gradi centigradi. Una situazione insostenibile per i giovani che trascorrono gran parte della loro giornata tra i banchi di scuola in una città che, d’inverno, deve fare i conti con la neve e con temperature particolarmente rigide. Il tutto, secondo i ragazzi, riconducibile ai mancati finanziamenti a sostegno delle scuole pubbliche.
«Come sottoscrive il decreto ministeriale (18 dicembre 1975 all’articolo 5.3.11) – spiega l’Unione degli studenti – nelle scuole la temperatura minima consentita è di 18° C, sotto questa temperatura il o la dirigente ha facoltà di sospendere le attività didattiche. Non sono pochi i casi ogni anno in cui a causa dei mancati finanziamenti della scuola pubblica non viene effettuata la manutenzione degli impianti di riscaldamento o la sufficiente erogazione di gas».
Un problema che richiede interventi immediati o che vedrà, come proclama l’Usd, una mobilitazione imminente da parte degli studenti: «La temperatura all’istituto Pilla si è registrata intorno ai 13-15° C. I rappresentanti d’istituto, facenti parte della rete nazionale “libertà è partecipazione” hanno inviato una vertenza alla provincia e – annunciano – sono pronti a scendere in piazza assieme al personale scolastico per rivendicare la sufficiente erogazione dei riscaldamenti».
Ma tra le criticità riscontrate dagli studenti molisani, purtroppo, non c’è solo quello relativo ai riscaldamenti. «Il trasporto pubblico locale non appare efficiente, sostenibile né accessibile agli studenti della regione – spiega ancora l’Uds – che si vedono costretti a pagare cifre esorbitanti per andare a scuola. La legge regionale sul diritto allo studio del Molise risale ormai a 45 anni fa e non è stata mai finanziata.
Lo spopolamento in regione è una costante che parla chiaro sul futuro degli studenti e delle studentesse, che al 96% sarà fuori sede (dati ricavati dall’inchiesta regionale sul diritto allo studio svolta nel 2018). Il 27 settembre, l’8 e il 29 novembre gli studenti e le studentesse di Campobasso hanno rivendicato un trasporto pubblico locale efficiente, accessibile e sostenibile evidenziando come sia un servizio primario e come il Molise sia terribilmente indietro rispetto a tutto il territorio italiano e alle altre regioni del meridione. Grazie alla coalizione con i sindacati dei lavoratori del trasporto pubblico – concludono – avremo l’opportunità di presentare a Toma le priorità degli studenti molisani.
Abbiamo bisogno di cambiamenti sostanziali e concreti per raggiungere scuole e città del futuro e che la regione chiuda la triade Ambiente/Lavoro/Istruzione che possa garantire un futuro a noi studenti e un presente ai lavoratori non pagati dalle aziende del trasporto pubblico locale».

*foto dal web

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