La scuola riaprirà il 14 settembre. Regioni ed enti locali hanno dato ieri il via libera alle nuove linee guida per il rientro in classe.
Tra le misure prevista quella del «distanziamento fisico, inteso come un metro fra le rime buccali (le bocche, ndr) degli alunni, rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione».
In merito all’obbligo delle mascherine il Comitato tecnico scientifico, almeno due settimane prima dell’inizio dell’anno, aggiornerà, in considerazione del mutato quadro epidemiologico, le proprie indicazioni.
«Ci siamo predisposti, con le linee guida, per ritornare in sicurezza a settembre», ha detto il premier Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi. «Abbiamo un ulteriore miliardo che stanziamo per ulteriori investimenti sulla scuola, che ci dovrà consentire di avere una scuola più moderna, sicura e inclusiva. E nel Recovery Fund un importante capitolo sarà dedicato proprio agli interventi sulla scuola».
La ministra Azzolina ha aggiunto: «Vogliamo fare scuola anche fuori dalla scuola, portiamo gli studenti nei cinema, nei teatri, nei musei, facciamo in modo che respirino la cultura di cui hanno bisogno. Portiamo anche i più piccoli al parco quando il tempo lo consente a fare lezione». Con i fondi a disposizione, ha spiegato la titolare dell’Istruzione, «possiamo assumere fino a 50mila persone, tra personale docente e non docente con contratto determinato».
«Un ottimo risultato» e «le Regioni hanno avuto un ruolo determinante nella costruzione di un Piano scuola 2020-2021 che rispondesse il più possibile alle diverse esigenze dei docenti e dei dirigenti scolastici, degli studenti e degli enti locali», il commento del presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini.
Lunedì, il tavolo permanente del Molise convocato dall’Usr per avviare l’organizzazione del ritorno a scuola in presenza.