Si è svolto ieri il tavolo regionale sulla scuola per fare il punto sulla riapertura del 14 settembre. Ai lavori coordinati dall’Usr, la Regione e gli enti proprietari degli istituti. «I lavori di adeguamento degli spazi procedono e sono contenta di poter dire che verranno garantite le condizioni di distanziamento», ha dichiarato a margine la dirigente dell’Ufficio scolastico Anna Paola Sabatini. Che ha poi anche sottolineato come l’utilizzo della mascherina, prescritto solo nei casi in cui non sia assicurata la distanza minima fra gli studenti, in Molise sarà limitato a situazioni residuali e solo per qualche giorno.
Da lunedì al via la campagna di screening sul personale docente e non. Sabatini ha invitato tutti a sottoporsi ai test, anticipando che lei stessa lo farà senza dubbio alcuno. Delle operazioni si occuperà l’Asrem in collaborazione con alcuni medici di base che hanno dato disponibilità. Saranno i presidi a informare gli interessati (la platea è di seimila fra docenti e personale amministrativo e Ata) sulle modalità e i luoghi di svolgimento dei sierologici. Chi risulterà positivo alla ricerca degli anticorpi verrà poi sottoposto a tampone molecolare. Per lo screening, che inizialmente avrebbe dovuto concludersi entro il 31 agosto, ci sarà tempo fino al primo giorno di scuola.
Intanto ieri l’Iss ha diramato le indicazioni operative per la gestione di casi e focolai nelle scuole e nei servizi per l’infanzia messo a punto insieme ai ministeri della Salute e dell’Istruzione, all’Inail, alla Fondazione Bruno Kessler e alle Regioni Veneto ed Emilia Romagna.
Identificare un referente scolastico per il Covid-19 adeguatamente formato, tenere un registro degli eventuali contatti tra alunni e/o personale di classi diverse, richiedere la collaborazione dei genitori per misurare ogni giorno la temperatura del bambino e segnalare eventuali assenze per motivi di salute riconducibili al Covid-19: queste alcune delle raccomandazioni contenute nel rapporto.
Se un alunno manifesta la sintomatologia a scuola, le indicazioni prevedono che vada isolato in un’area apposita assistito da un adulto che indossi una mascherina chirurgica e che i genitori vengano immediatamente allertati. Una volta riportato a casa, i genitori devono contattare il pediatra di libera scelta o medico di famiglia, che dopo avere valutato la situazione, deciderà se è necessario contattare il contattare il dipartimento di prevenzione per l’esecuzione del tampone.
In caso di test diagnostico positivo, vengono eseguite indagini sull’identificazione dei contatti e il dipartimento di Prevenzione competente valuterà le misure più appropriate da adottare tra le quali, quando necessario, la quarantena per i compagni di classe, gli insegnanti e gli altri soggetti che rientrano nella definizione di contatto stretto. La scuola in ogni caso deve effettuare una sanificazione straordinaria.
Difficile stimare al momento quanto la riapertura delle scuole possa incidere su una ripresa della circolazione del virus in Italia, mettono nero su bianco gli esperti dell’Iss: «In primo luogo non è nota la trasmissibilità di Sars-CoV2 nelle scuole. Più in generale, non è noto quanto i bambini, prevalentemente asintomatici, trasmettano Sars-CoV2 rispetto agli adulti, anche se la carica virale di sintomatici e asintomatici, e quindi il potenziale di trasmissione, non è statisticamente differente»