Da oggi le scuole superiori del Molise applicano la didattica a distanza al 75%.
Con modalità diverse, come deciso dai rispettivi dirigenti (classi a rotazione o per sezioni ad esempio), gli istituti aprono la nuova fase dopo la circolare esplicativa del dpcm 24 ottobre arrivata all’Usr domenica. La scuola si rimette in discussione, quando è certificato che altri settori – il trasporto in massima parte – hanno fallito l’obiettivo della convivenza sicura col virus.
Quella di ieri è stata una giornata cuscinetto e anche operativa: utile a organizzare la misura che punta soprattutto ad alleggerire il carico sul trasporto pubblico locale.
In mattinata, la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale ha riunito il tavolo permanente. Ai lavori la Regione, con l’assessore Pallante e il sottosegretario Di Baggio, la Protezione civile, l’Asrem, i sindacati. Verificato che non ci sono le condizioni per aumentare il numero dei mezzi e delle corse dedicate alla scuola, si passa al piano B che la ministra Azzolina ha provato a scongiurare fino all’ultimo. E che comunque viene monitorato e gestito di fatto dal suo Ministero: con la circolare di domenica si danno le indicazioni agli Usr e, a cascata, ai singoli dirigenti.
Da Roma, conferma il capo dipartimento della Regione Manuele Brasiello, non sono ancora arrivate le risorse aggiuntive promesse per incrementare le corse del trasporto pubblico locale. Il governo aveva promesso di pagare le corse al 100%, una promessa diventata poi anche impegno normativo ma non è seguito ancora lo stanziamento. Le corse per lavoratori e studenti, pendolari in genere, al momento sono a carico esclusivamente dei fondi regionali. Che sono, come noto, pochi. «Con le economie derivanti dal lockdown, quando i servizi erano al minimo, stiamo pagando le corse bis le linee più affollate, per esempio quelle per le zone industriali», dice in dettaglio Brasiello.
Al tavolo ieri mattina l’assessore Pallante ha anche sottolineato che posticipare l’ingresso in classe alle 9, per chi resta in presenza, non è coerente con gli orari dei pullman. Se un ragazzo arriva a Campobasso per andare a scuola alle 8 e deve entrare alle 9, giocoforza trascorrerà quell’oretta in strada. Né si può pensare di modificare gli orari di autobus che vengono presi anche da impiegati e operai il cui ingresso al lavoro non cambia.
Nella conferenza di servizi del pomeriggio, coordinata da Sabatini e a cui hanno partecipato 25 dirigenti scolastici, sé stata ratificata la decisione di attivare la dad al 75% da oggi in tutte le scuole del Molise. E sempre nel rispetto e in attuazione dell’autonomia, di lasciare intatti gli orari di entrata in classe.
r.i.