Non si placano le polemiche e si continuano ad affilare le armi per i ricorsi dopo l’esito delle prove del concorso per 45 infermieri: 135 gli ammessi agli orali su 2.448 partecipanti. Dei 135, inoltre, solo 21 lavorano già in Asrem, con contratto a termine o con di collaborazione (bando Arcuri) per le esigenze Covid. Molti, pare, operano fuori regione e c’è da sperare che accettino l’incarico una volta passata la prova orale che, ha assicurato il dg Florenzano, sarà calendarizzata a breve.
Le prove scritta e pratica, che si sono svolte contestualmente il 27 aprile alla Fiera di Roma, si sono rivelate selettive al massimo. Eppure, filtra dall’amministrazione di via Petrella e anche da alcuni candidati, le domande non erano impossibili. Avrebbe pesato molto, però, la scelta di valorizzare in negativo anche la mancata risposta a una domanda. Mentre, per fare solo un esempio, il concorso dell’Asl di Chieti che si è svolto il 21 aprile, e a cui hanno partecipato tantissimi dei candidati molisani del concorso Asrem, attribuiva una penalizzazione nel punteggio solo alle risposte sbagliate e alle mancate risposte assegnava “zero”, la commissione della selezione dell’Asl molisana ha assegnato un punteggio negativo anche alle domande rimaste “in bianco”. Tanti ‘bocciati’ sono fuori per pochissimo, probabilmente perché questa scelta ha alzato di molto l’asticella. Potrebbe essere anche un motivo di ricorso alla giustizia amministrativa. Un gruppo di candidati già nei giorni immediatamente successivi alle prove si era rivolto a un legale per valutare se e come impugnare la procedura in virtù delle numerosissime presunte irregolarità riscontrate alla Fiera di Roma. Ora, con l’atto che certifica l’esito di quelle prove possono, se lo ritengono, concretizzare l’intento.
Tra gli altri, anche il segretario regionale della Fials Carmine Vasile – esprimendo forti perplessità sull’esito perché sarebbe come dire che «oltre 2.300 infermieri di tutta Italia sono ignoranti, non sanno fare il loro mestiere» – ha dichiarato la disponibilità dell’ufficio legale del sindacato a curare gli interessi di chi si sente leso da come sono andate le cose. «Inoltre, quando i contratti degli infermieri assunti a tempo determinato un anno fa sono stati prorogati, l’azienda ha messo nero su bianco che l’obiettivo era, fra gli altri, non perdere le professionalità acquisite. E adesso questi ragazzi si trovano fuori dal concorso, bocciati?», insiste Vasile. Che pone un problema a cui dare, sottolinea, «una risposta adesso e non nei prossimi mesi». Gli infermieri ammessi all’orale sono 135. Tanti ne potrà assumere l’Asrem se tutti accetteranno di venire a lavorare in Molise. E se la struttura commissariale approverà il piano del fabbisogno o autorizzerà l’Asrem a scorrere subito la graduatoria rispetto ai posti formalmente messi a bando che sono 45. Ma i 135 non coprono le necessità che la stessa azienda ha dichiarato proprio nel fabbisogno per il 2022, vale a dire 200 infermieri. Quelli in proroga, inoltre, sono 204. «La direzione strategica come intende coprire i vuoti in organico, e nei reparti vorrei ricordare, che si apriranno? Bandirà un nuovo concorso? Sceglierà altre strade di reclutamento? Credo che sia diritto di tutti saperlo e che quindi – conclude Vasile – il dg Florenzano debba dircelo adesso».
r.i.