Con il congresso che si terrà oggi la Uil Credito Esattorie e Assicurazioni (Uilca) traccia un bilancio degli ultimi quattro anni, guardando alle dinamiche nazionali di settore e alle ripercussioni che potranno avere sul territorio regionale.
«Nemmeno il tempo di gioire per il rinnovo del Ccnl del 2019 che subito ci siamo trovati catapultati nel pieno della pandemia – così il segretario generale Uilca Molise Ermando Ciocca – Ritengo che le lavoratrici e i lavoratori del settore siano parte essenziale nella gestione dell’emergenza, affiancando la clientela nell’utilizzo delle nuove tecnologie di online banking e garantendo l’apertura degli uffici al pubblico, con le giuste misure di prevenzione e sicurezza, permettendo ai nostri paesi di non restare isolati e alle imprese di poter accedere agli aiuti di stato». Sullo smart working, «averlo introdotto nel contratto, seppur in ottica di conciliazione di tempi di vita e lavoro (e non emergenziale come è stato utilizzato poi) ci ha permesso di garantire l’operatività tutelando le famiglie e l’occupazione. Quello che è accaduto dal 2020 in avanti ha accelerato la fase della trasformazione digitale e fatto emergere nuovi bisogni: è necessario che il sistema creditizio si posizioni al centro della ripartenza, veicolando quelle che sono le risorse messe in campo così che possano essere a disposizione di iniziative imprenditoriali sane, per favorire la prosperità di quelle esistenti e crearne di nuove. Non è possibile conseguire tale risultato senza dare un freno all’attuale spopolamento bancario, con filiali che chiudono lasciando i piccoli centri sprovvisti non solo di un presidio finanziario ma di un centro nevralgico della socialità locale, capace di mettere in contatto le dinamiche economiche e creditizie nazionali con le migliori tradizioni locali. Se si continua di questo passo ne continueranno a soffrire le eccellenze produttive ed imprenditoriali molisane, aggredite da un’emigrazione costante di giovani talentuosi in cerca di occupazione e certezze».
Pensando a quello che potrebbe succedere negli anni a venire, per Fulvio Furlan, segretario generale Uilca, «il settore bancario gioca un ruolo fondamentale anche per l’attuazione del Pnrr e deve essere valutato non tanto per i risultati del breve periodo quanto per i piani d’impresa. Circa le future aggregazioni bancarie, riteniamo abbiano un valore solo se basate su solidi progetti industriali e realizzate in un settore economico finanziario che si pone al servizio dello sviluppo del Paese, rimanendo sui territori per erogare servizi ed essere presidi di legalità nella distribuzione delle risorse.
Per realizzare tale contesto serve un chiaro indirizzo politico e istituzionale, anche locale».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.