Entro il 23 luglio scadranno tutti i contratti a tempo determinato degli operatori sanitari dell’Asrem. Per una eventuale proroga sarà necessaria l’interruzione temporanea del servizio prevista dalla legge. il segretario provinciale di Campobasso dell’Ugl Salute Giovanni Colacci lancia l’allarme: negli ospedali regionali ci sarà «una grave carenza di personale in concomitanza con il periodo estivo».
Il dg dell’azienda sanitaria (attualmente è Gollo in qualità di commissario, ndr) «afferma che, da una recente ricognizione, non risulta esserci penuria di personale e che in assenza di direttori di presidio la riorganizzazione dovrà essere procrastinata». L’invito di Colacci, quindi, è di visitare i reparti del Cardarelli
«per constatare di persona quanto afferma. Si accorgerà che non solo manca il personale ma gli operatori sono costretti a lavorare a volte con mezzi di fortuna».
Se non si interverrà rapidamente, sintetizza Colacci, «vedremo la sanità molisana affondare del tutto». Dal punto di vista dell’assistenza, prosegue, «non si riesce a gestire più nessuna urgenza perché la cura delle più diffuse patologie è in mano a strutture private non dotate di pronto soccorso. I centri di cura sono 17, tra poliambulatori, ospedali e strutture accreditate. Bojano, che conta meno di ottomila abitanti, ha due strutture accreditate e una pubblica ma nessun pronto soccorso. Così tutto il Molise finisce per far capo ad un solo polo attrezzato, almeno sulla carta, l’ospedale di Campobasso dove la carenza negli organici medici, infermieristici e tecnici, costringe il poco personale rimasto a sopportare livelli di stress esagerati che incidono sulla qualità dell’assistenza e sullo stato psicofisico degli operatori impegnati».
Critiche anche sull’utilizzo dei medici stranieri, con cui «è difficile comunicare perché carenti nella lingua. Intanto i concorsi, due per il pronto soccorso e uno per l’ostetricia, vanno deserti. Il personale è insufficiente e precario, manca una governance che tracci la rotta da seguire. Si tira una coperta ormai corta cercando di sopperire a carenze storiche. Agli operatori in servizio vengono negati spesso diritti contrattuali. I turni festivi vengono pagati solo previa richiesta scritta a patto di non essere sotto orario, è stato effettuato il blocco dei cartellini marcatempo del personale della radiologia, le indennità di sub intensiva o di radiologia non sono retribuite e si prova a sopperire alle carenze di organico con continue richieste di reperibilità e straordinari».
Tutte situazioni su cui l’Ugl Salute chiede chiarimenti oltre che sulle stabilizzazioni del personale non solo infermieristico.
Sull’emergenza sanità in Molise scende in campo pure Cittadinanzattiva. Stamane dalle 10.30 alle 12.30 al Cardarelli di Campobasso (e sabato al San Timoteo) l’associazione sarà a disposizione per far conoscere i 14 diritti dei pazienti sanciti dalla Carta Europea dei diritti del malato e per l’invito a sottoscrivere la petizione “Urgenza Sanità” per avere una sanità accessibile, universale e pubblica.

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