«Il Molise è l’emblema dell’Italia perché le problematiche nazionali qui ci sono tutte! Continueremo a rappresentare la voglia di riscatto, l’orgoglio e la rabbia dei molisani, l’identità di un popolo e la determinazione di chi non chiede l’elemosina o una mancetta, ma pretende sviluppo e futuro in una terra ricca di opportunità, distrutta da una politica miope e incapace e che ha creato negli anni debiti e caos».
Così la segretaria della Uil Molise Tecla Boccardo anticipando in un colloquio con Primo Piano le linee del confronto in programma oggi pomeriggio, all’assemblea territoriale del sindacato al Teatro Savoia di Campobasso. Ai lavori, dopo la prima tappa a Pozzilli sulla sicurezza, il segretario nazionale Pierpaolo Bombardieri.
Focus quindi sul Molise, tiene il punto Boccardo: «Come si vuole sviluppare un piano organico di crescita che utilizzi in maniera complementare le risorse europee, nazionali e del Pnrr? Non c’è un progetto complessivo né a livello nazionale, né a livello regionale per orientare lo sviluppo e la transizione energetica, con il rischio che a pagare siano soprattutto le fasce più deboli, i disoccupati i lavoratori, i giovani, le donne, i precari e gli anziani. Il costo sociale sarà sostenibile?»
All’assemblea saranno presenti anche molti segretari nazionali di categoria che non fanno mai mancare il loro sostegno ai lavoratori molisani, rende noto il vertice del sindacato.
«Una giornata che sarà intensa e itinerante, dalla provincia di Isernia a quella di Campobasso, per trattare il tema della sicurezza, dei diritti, della rete delle infrastrutture e dei servizi: dalla sanità al sociale, dalla scuola al trasporto, dalla viabilità alla formazione. E non potremo non discutere della legge di Bilancio – ancora Boccardo – e dello sciopero generale su base territoriale di Uil e Cgil del prossimo 17 novembre, contro una manovra a debito che, come afferma il leader nazionale della Uil Pierpaolo Bombardieri, è una manovra che è riuscita persino a peggiorare la Fornero, che attacca i diritti acquisiti di pensionati e dei lavoratori, peggiora l’ape social e opzione donna, mantiene ma non incrementa il cuneo fiscale, non soddisfa le richieste della nostra piattaforma unitaria, non mette risorse per nuove assunzioni, non tutela i salari, non potenzia la sanità pubblica. E proprio dal Molise e altre regioni del centro-Italia partirà la prima giornata di sciopero contro una manovra che non dà risposte al paese reale».
Serve, dunque, «invertire la rotta», afferma con decisione, concludendo, Boccardo. E «serve una visione d’insieme degli investimenti strategici che leghino i giovani alla nostra terra con progetti che possano offrire loro un’alternativa che argini lo spopolamento e generi un sano radicamento nel territorio, con prospettive di sviluppo e progresso. I giovani non hanno bisogno di compatimento, come gli anziani non possono essere umiliati e lasciati soli e i lavoratori non ripagati con un lavoro sottopagato, insicuro, precario e sfruttato. Questo, purtroppo, oggi è il Molise reale – chiude la leader regionale del sindacato – e che sta aspettando risposte!».