Buoni propositi per l’anno nuovo? Se la domanda la rivolgete a Pasquale Guarracino, vulcanico segretario regionale della Uiltucs, la risposta è sicuramente: restare la spina nel fianco della politica molisana.
In questa chiacchierata con Primo Piano, il sindacalista rilancia l’urgente necessità di concretizzare un’inversione di tendenza perché il Molise, dice, è sul baratro e continuando a declinare i verbi al futuro finirà che un futuro la regione non ce l’avrà più.
Guarracino, allora, i buoni auspici per il 2024?
«Uno solo: un cambio di passo. Finora, tutti i governi che si sono avvicendati e lo hanno promesso non sono riusciti in questo intento. O meglio, il cambio di passo c’è stato. Ma purtroppo all’indietro. Invece adesso un’inversione vera è improcrastinabile, il Molise è in agonia. Non c’è più il tempo di analizzare. Anche perché alla fine – lo dico in maniera un po’ semplicistica, dialettale – sono sempre loro. L’attuale squadra di governo in gran parte è la “solita squadra di governo”. Chi siede nella massima istituzione regionale da 15, 20 anni oggi non può dire ai molisani che ha bisogno di capire i problemi di questa terra. Li conosce fin troppo. Aggiungo che con i verbi al futuro, “faremo” per esempio, non siamo andati da nessuna parte. Con il “faremo” abbiamo visto costruire l’autostrada, la doppia corsia e tante altre belle cose. In realtà invece sappiamo solo che la società Autostrada del Molise grava ancora sul bilancio della Regione e che la prima pietra per costruire l’opera non c’è. Come sindacato ci aspettiamo soluzioni concrete a problemi storici. Le cose devono cambiare concretamente, non a chiacchiere. Solo così si possono sistemare le cose in settori nevralgici e ripartire».
La prospettiva deve essere il rilancio però.
«Certamente! Una volta realizzate le azioni che rimettono in sesto il Molise bisogna promuovere investimenti che permettano ai nostri giovani di immaginare il loro futuro in Molise. Sediamoci intorno a un tavolo per decidere cosa vogliamo fare in termini di rilancio per una terra. Una terra a cui non manca nulla, salvo probabilmente una classe politica adeguata alle sfide, ad ogni livello: dai Comuni più importanti alle Province e alla Regione. Io chiedo a ognuno di coloro che oggi ricopre un ruolo istituzionale di portare un contributo fattivo, a ognuno sollecito un’azione concreta. Così, ormai lo sapete come la penso, dimostreranno di guadagnarsi lo stipendio».
Tre priorità per la Uiltucs Molise. Tre cose concrete, come le piace dire, da mettere in campo presto nei settori di cui il sindacato si occupa.
«Innanzitutto mi piacerebbe che si portassero a termine le gare d’appalto. Non è possibile che rimangano bloccate due, tre anni come nel caso di quella per le mense ospedaliere. Pare che le ditte abbiano avanzato offerte e quant’altro, ma l’iter è fermo per via delle dimissioni che si registrano in commissione. Intanto continuiamo a vedere negli ospedali disservizi enormi. Un’impresa diversa per ogni ospedale e ci sono contratti che vanno avanti da 25 anni. È paradossale, non succede in nessuna altra parte d’Italia. una situazione del genere non può funzionare. Lancio una provocazione: se vi serve una mano a lavorare e sbloccare questa situazione io vengo ad aiutarvi anche domani, 1 gennaio… Ma almeno si individua il problema e si risolve».
Altro comparto nevralgico è il commercio.
«Chiediamo di rivitalizzarlo non soltanto attraverso l’associazionismo o quello di nicchia che prova a fare qualcosa. Bisogna investire risorse per dare la possibilità a tutte le botteghe chiuse di riaprire, un gesto concreto per rendere le nostre città appetibili perché altrimenti i molisani vanno a spendere fuori regione. E poi, terza cosa, il turismo. Si deve iniziare adesso a pianificare la prossima stagione estiva, con impegni culturali importanti. Se leggete i dati, parlano di un Molise precipitato dal punto di vista turistico. Poi, ovviamente come in tutte le cose della vita, dipende dalla prospettiva di chi li legge quei dati. Ma sono catastrofici. Qualche anno fa sono stati organizzati gli stati generali del turismo, come un evento di Hollywood. Poi in quel contenitore non è stato messo nulla, nessuna legge a supporto. Niente. Il turismo regge in Molise solo perché ci sono imprenditori locali che investono e stanno facendo funzionare alcune cose. Bisogna invece dare la possibilità ai giovani di investire un euro con la tranquillità di avere la Regione alle spalle, pronta ad aiutarli».
ppm