Lo avevano promesso e hanno mantenuto la parola: Uiltucs e Fisascat Cisl, insieme a una delegazione di guardie giurate impiegate nel servizio di sicurezza delle sedi regionali, hanno iniziato ieri un presidio di protesta permanente davanti a Palazzo Vitale.
Motivo del contendere la gara che la Regione ha avviato in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino. La procedura taglia le ore messe a gara e trasforma numerose postazioni da vigilanza armata in portierato. La perdita di posti di lavoro è stimata dai sindacati in 10-15, altri vigilantes verranno invece demansionati con conseguenze economiche e di trattamento in generale.
«Una gara d’appalto tremenda. C’è una riduzione importante di ore, uno spostamento di lavoratori che da vigilanti armati dovrebbero diventare vigilanti non armati, quindi con una contrazione economica. Abbiamo un duplice problema: alcuni resteranno a casa, altri invece cambieranno mestiere con tutte le conseguenze del caso», ha ribadito il segretario regionale della Uiltucs Pasquale Guarracino che ha ribadito le ragioni dell’impugnativa del bando promossa insieme ai colleghi di Fisascat.
«Il nostro stipendio da guardia giurata è una cosa, quello da operatore fiduciario è un’altra cosa
Perderemo in termini di stipendio e di mansione», la testimonianza di un addetto.
l’avvio della mobilitazione è stato deciso dopo un incontro interlocutorio con l’assessore Gianluca Cefaratti (titolare delle deleghe Bilancio e Lavoro) che non ha sortitogli effetti sperati dalle maestranze attualmente impiegate. «Cefaratti – è andato giù duro Guarracino – a questo punto si dovrebbe dimettere perché non è pensabile che un assessore al Lavoro stia creando le condizioni per i licenziamenti. Il suo assessorato deve creare e tutelare l’occupazione, invece lui in maniera molto fredda ci ha detto (nel confronto di venerdì scorso, ndr) che ci sono pochi soldi per questo tipo di servizio. A questo punto basterebbe un ragioniere, non abbiamo bisogno degli assessori e della classe politica».
Quindi il leader della Uiltucs ha concluso: «Ora chiediamo un incontro con il presidente della Regione, non ce ne andremo da via Genova finché non ci riceverà».

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