In corteo dal vecchio Romagnoli fino a piazza Prefettura, dove poi si sono svolti i comizi dal palco, per dire no alle politiche sociali e previdenziali del governo Meloni, per dire no soprattutto alla legge di bilancio dell’esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia che, fra le altre cose, aumenta le pensioni minime di… 3 euro.
I pensionati della Cgil hanno manifestato ieri anche a Campobasso all’insegna dello slogan della manifestazione, “Il potere d’acquisto logora chi non ce l’ha”.
«Questa manovra – ha detto uno dei manifestanti a Teleregione – ha finito di accentuare le problematiche che affrontano in particolare gli anziani, pensiamo alla salute, ai trasporti. Hanno messo la ciliegina sulla torta con l’aumento di tre euro al mese (delle pensioni minime, ndr), pensano di fare l’elemosina alla povera gente che già soffre e stenta ad arrivare alla metà del mese. Veramente vergognoso. Noi vogliamo far sentire la nostra voce per dire a questo governo che non sta in linea con la nostra Costituzione, che dice una cosa precisa: chi ha di più deve pagare di più, chi ha di meno deve pagare di meno».
In piazza a dar manforte alla Cgil anche i consiglieri regionali e comunali di centrosinistra, fra cui Micaela Fanelli, Alessandra Salvatore e Roberto Gravina.
«I decreti del governo non assolvono assolutamente al compito a cui dovrebbero assolvere», ancora le voci dalla piazza davanti alla Prefettura. «Tutti promettono ma nessuno ci dà niente, che ci fa una persona con l’aumento di tre euro della pensione?».
Tra le criticità più importanti che la Cgil chiede alla istituzioni di risolvere c’è quella legata all’assistenza sanitaria, in Molise particolarmente sentita per via dei lunghi anni di commissariamento che hanno depauperato i servizi senza risolvere i problemi di bilancio.
Ma l’elenco delle “doglianze” è ben più lungo: anziani non autosufficienti, crescente iniquità, precarietà del lavoro, lavoro povero…