Da fonti esterne all’azienda sanitaria regionale, il sindacato Fials ha appreso che l’Asrem non avrebbe intenzione di prorogare i contratti a tempo determinato degli infermieri in scadenza il 31 dicembre prossimo, nonostante l’atto di diffida notificato dall’organizzazione e rispetto al quale non c’è stato formale riscontro, per evitare di trovarsi davanti a eventuali accertamenti o richieste di chiarimenti della Corte dei Conti.
«Ebbene, qualsiasi scelta volta a sostituire il personale interno con l’utilizzo di società di servizi esterne per la fornitura di personale sanitario (soluzione queste che sarebbe stata ipotizzata) – rileva il segretario Fials Carmine Vasile nella nota inviata alla direzione generale Asrem e, per conoscenza, ai commissari della sanità – potrebbe determinare, a parere di chi scrive, un aggiramento delle norme vigenti in materia di lavoro pubblico e gestione delle risorse umane. Il tutto favorendo un soggetto privato. Tale pratica rischierebbe di compromettere l’equilibrio economico-finanziario dell’ente, andando altresì contro i principi di trasparenza e buon andamento della Pubblica amministrazione».
Per il sindacalista sarebbe fondamentale «preservare il patrimonio di competenze del personale interno all’Azienda, garantendo continuità operativa e qualità nei servizi erogati. In ogni caso qualsiasi decisione che preveda il ricorso a società esterne dovrebbe essere supportata da un’analisi trasparente e da una valutazione oggettiva dei costi-benefici, da condividere preventivamente con le parti sociali. Alla luce di tanto, al fine di evitare spiacevoli situazioni dalle quali conseguirebbe la doverosa segnalazione alle opportune Autorità per le verifiche del caso e necessarie e per la verifica di eventuali responsabilità amministrative e contabili», la Fials attende un riscontro entro e non oltre sette giorni.
«In mancanza si valuteranno le azioni legali necessarie per tutelare i diritti dei lavoratori e dei cittadini destinatari delle prestazioni sanitarie, oltre alla segnalazione agli organi competenti di eventuali comportamenti non conformi alle normative vigenti», conclude Vasile.