Molise, Abruzzo e Sardegna stanno mostrando grande interesse al Bonus assunzioni Sud: decontribuzione totale per 1 anno per le assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato, compreso l’apprendistato, di giovani fino a 24 anni e di persone over 24 anni disoccupate da oltre 6 mesi.
Le tre Regioni in transizione hanno terminato e superato di 6,6 milioni di euro, il plafond assegnato. Il dato è emerso in una riunione tra il ministro per il Mezzogiorno De Vincenti e rappresentanze di Cgil, Cisl, Uil e Confindustria.
Il Molise, riassume la Uil, nei primi mesi di quest’anno e fino ad agosto, ha presentato 660 domande, vedendosi confermate risorse per oltre 3 milioni.
Per quanto riguarda l’incentivo Occupazione giovani, l’Anpal ha rifinanziato la misura con 200 milioni per le assunzioni effettuate dal 1 gennaio e per tutto il corso di quest’anno (sgravio per assunzioni a tempo indeterminato, determinato di almeno sei mesi o apprendistato). Il Molise, su questa misura, conta 119 domande presentate, e oltre 272 mila euro di risorse confermate, sui circa 319mila richiesti.
«Il dato confortante è che gli imprenditori molisani mostrano attenzione e approfittano delle agevolazioni messe a disposizione dal governo rispetto alla creazione di nuova occupazione, in special modo verso i giovani», commenta la segretaria regionale della Uil Tecla Boccardo. Di qui l’invito alla Regione a «valutare strumenti analoghi di decontribuzione sulle assunzioni previste nelle iniziative da avviare con i nuovi bandi, qualora quelli dello Stato non siano sufficienti o siano carenti in qualche settore specifico».
La decontribuzione totale nel primo anno, sia per i giovani fino a 29 anni che per gli over 29 anni al Sud, disoccupati da oltre 6 mesi, continua a confermarsi ovunque strumento importante nelle politiche attive, sostenuto dalla singole Regioni.
«Ovviamente – ancora Boccardo – speriamo in un rifinanziamento dei diversi bonus nella imminente legge di bilancio, mentre per il credito di imposta investimenti Mezzogiorno, qualora le risorse stanziate dovessero risultare insufficienti per rispondere alle domande di rimborso, siamo certi della loro integrazione con risorse del Fondo Sviluppo e Coesione. Strumenti nazionali pare ve ne saranno – conclude Boccardo – Chiediamo alla Regione di tenersi pronta a intervenire qualora questi siano carenti rispetto al nostro fabbisogno, che vogliamo sia proporzionalmente forte e impattante rispetto alle stime tradizionali. Davvero stavolta pare esserci tutto, non si può fallire».